Emergenza sanitaria sui rifiuti Pronto l’esposto in Procura. A Torpignattara comitati cittadini sul piede di guerra: “Denuncia per interruzione di pubblico servizio”

Emergenza sanitaria sui rifiuti, pronto l’esposto in Procura. A Torpignattara comitati cittadini sul piede di guerra

Emergenza sanitaria sui rifiuti Pronto l’esposto in Procura. A Torpignattara comitati cittadini sul piede di guerra: “Denuncia per interruzione di pubblico servizio”

Non c’è dubbio: Roma è diventata la Capitale dell’immondizia. L’olezzo che dai cassonetti stracolmi si diffonde per la città è diventato ormai insopportabile. Dalle periferie al centro, nessun quartiere è salvo: ovunque si vedono sacchetti sui marciapiedi, o ai piedi dei raccoglitori ormai saturi. E, con le temperature che aumentano, lo spettro di un’emergenza sanitaria si fa sempre più reale, come aveva già segnalato, lanciando l’allarme almeno un paio di settimane fa, l’ordine dei medici di Roma.

E lo sanno bene i cittadini di Torpignattara, nel quadrante est di Roma, che esasperati hanno sollecitato più volte un sopralluogo dell’Arpa Lazio, che ora ha certificato lo stato d’emergenza per la presenza di mucchi e mucchi di rifiuti. Una relazione che “soddisfa” gli abitanti del quartiere perché, come scrivono sulla pagina Facebook del Comitato, “è molto importante in quanto è il primo riconoscimento formale da parte di un ente pubblico. Il primo tassello del dossier che stiamo costruendo e che porteremo presto alle autorità competenti”.

Sul piede di guerra

A Torpignattara, neanche a specificarlo, sono tutti sul piede di guerra e sono pronti a presentare una denuncia alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio: i cittadini sono decisi a portare avanti la protesta, a continuare a inviare segnalazioni ad Ama, Polizia locale ed enti preposti, a diffondere sui social e sui media le immagini della situazione ormai insostenibile che stanno vivendo affinché tutti sappiano lo stato in cui versa Roma.

L’avvocatessa Silvia Ronchetti, per conto del Comitato di quartiere Tor Pignattara, a fine giugno aveva anche inviato ai soggetti direttamente e indirettamente collegati al problema dei rifiuti una lettera per denunciare lo stato di emergenza sanitaria in quella zona. Peccato che mentre i cittadini si rimboccano le maniche per cercare di sbloccare la situazione e tornare a vivere in un quartiere dove blatte e topi non la fanno da padroni, il sindaco Roberto Gualtieri pare non fare nulla, se non accampare ogni giorno una scusa nuova e posticipando il momento in cui la città sarà finalmente di nuovo linda e pinta.

Aspetta e spera

Da “Roma sarà pulita entro Natale” (del 2021), si è infatti corretto nei giorni scorsi, cambiando lo slogan in: “Roma sarà pulita entro il Giubileo, o al massimo entro la fine del mio mandato”, ovvero nel 2026! Le promesse del primo cittadino in materia di rifiuti che, è sempre più evidente, non verranno mantenute, però, sono diverse: come quelle sulla differenziata. L’obiettivo ambiziosissimo di portarla al 60% entro il 2026 sembra ormai irraggiungibile visto che nell’ultimo anno l’aumento registrato – dell’1% – è stato talmente impercettibile da risultare nullo. Intanto il dito è puntato contro Ama: i sindacati non indorano la pillola e dichiarano che è malgestita e che la situazione è peggiorata, oltre al fatto che degli investimenti presentati a inizio anno all’interno del piano industriale – che il segretario della Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola e il segretario della Fp Cgil Giancarlo Cenciarelli definiscono “non ambizioso” – non si vede nulla.

Non solo: come denuncia l’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, c’è anche un caos totale sulle cartelle Tari, con bollettini in ritardo oppure doppi, per sanzioni già pagate. “Al di là delle responsabilità”, dice Raggi, “le inefficienze di Ama non possono ricadere sui cittadini: il sindaco e l’azienda sospendano immediatamente le sanzioni e le doppie richieste di pagamento per bollettini già saldati. Una vera e propria ingiustizia che chiederemo di fermare attraverso una mozione urgente che stiamo depositando”.