Elezioni, i fuori sede in Italia che hanno un domicilio diverso dalla residenza sono costretti a rientrare se vogliono votare il 25 settembre. Infatti, nessuna legge è presente nel nostro ordinamento che va a tutela di questa vasta categoria.
Elezioni, i fuori sede non possono votare
L’Italia è da sempre il Paese dei paradossi: l’ultimo, riguardo la politica, riguarda gli italiani fuori sede che sono domiciliati sempre nella nostra penisola. Infatti, mentre un italiano che vive all’estero può votare con facilità, uno studente o un lavoratore in Italia deve necessariamente tornare al comune di residenza per poter esprimere il suo voto.
Secondo quanto spiegato sul sito del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, gli italiani temporaneamente all’estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche per un periodo pari ad almeno tre mesi nel quale cade la data delle prossime elezioni politiche 2022 avranno la possibilità di votare per corrispondenza nella circoscrizione Estero scegliendo questa modalità di esercizio del diritto di voto entro il 24 agosto. L’opzione è prevista dall’articolo 4 bis, commi 1, 2, 5 e 6 della legge n 459/2021 nota come “Norme per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero”.
Invece, nessuna legge tutela chi ha un domicilio diverso dalla residenza in Italia. In questi casi si parla di “astensionismo volontario” di chi non ha la possibilità di fare ritorno al luogo di residenza perché magari distante migliaia di chilometri.
Secondo l’Istat sono quasi 5 milioni di italiani che rischiano l’esclusione
Sono circa 4,9 milioni gli italiani che, secondo stime Istat, vivendo fuori dal loro comune di residenza, dovrebbero tornare a casa per votare alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Una platea molto ricca che è davvero strano che venga ignorata dalla politica.
Emma Bonino e Riccardo Magi, rispettivamente senatrice e presidente di +Europa, hanno chiesto al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese di “garantire che alle elezioni del 25 settembre prossimo gli elettori temporaneamente domiciliati fuori della regione di residenza possano esercitare il proprio diritto di voto nel luogo in cui vivono“. “Le studentesse e gli studenti universitari – sottolineano Bonino e Magi – il 25 settembre saranno in sessione d’esame e di laurea. Non possiamo lamentarci della scarsa partecipazione dei giovani alla vita politica e poi non permettergli di votare dove vivono”.