Elezioni del Presidente della Repubblica: come cambia il quorum. Ci sono dei passaggi precisi che regolano i seggi per eleggere il Capo dello Stato. A dettare il tutto è sempre la Costituzione.
Elezioni del Presidente della Repubblica: come cambia il quorum
Riunito il Parlamento in seduta comune, per essere eletto il presidente della Repubblica deve raggiungere nei primi tre scrutini il quorum dei due terzi dei componenti dell’Assemblea, vale a dire 673 voti. Dal quarto scrutinio in poi, basterà raggiungere la maggioranza assoluta dei votanti, quindi 505 su 1.009.
Sempre la Costituzione Italiana regola ogni singolo dettaglio e passaggio dell’elezione del Presidente della Repubblica. L’art. 83 sottolinea che “l’elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta”.
Perché diventa importante il quorum e quali sono i numeri
Con il Parlamento in seduta comune, nell’attuale legislatura nessuno schieramento ha i numeri per riuscire a eleggere da solo il Presidente, neanche quando il tetto si abbassa dopo il quarto scrutinio. Oltre ai grandi partiti di centrodestra e centrosinistra, ci sono da considerare alcune forze che potrebbero giocare un ruolo determinante nel indirizzare il quorum verso un nome o un altro.
Il gruppo più numeroso è quello del Movimento 5 stelle, che può contare su 158 deputati e 74 senatori, cui aggiungere i delegati regionali. Il secondo gruppo in ordine numerico per grandezza è quello della Lega, che può contare su 64 senatori, 133 deputati e una decina di delegati regionali. Il Partito democratico ha 94 deputati, 39 senatori e circa 20 delegati regionali. Forza Italia si presenta con 79 deputati, 50 senatori e una decina di rappresentanti regionali. Fratelli d’Italia ha 37 deputati, 21 senatori e almeno 5 delegati regionali. Italia Viva ha 29 deputati e 15 senatori (qui assieme al Psi). Coraggio Italia è a 35. Infine, il gruppo Misto che al momento al Senato conta 50 membri e alla Camera 65.
In base ad accordi ed alleanze, i numeri di ogni singolo gruppo possono fare la differenza per orientare le elezioni. Anche i gruppi più piccoli alla fine potranno fare la differenza.