Le due date per l’Election day unico per regionali, comunali, referendum costituzionale contro il taglio dei parlamentari e suppletive di Camera e Senato potrebbero essere quelle di domenica 20 e lunedì 21 settembre. “Sentite anche le regioni, avremmo ipotizzato di passare dal 13 e 14 al 20 e 21 settembre” ha confermato il sottosegretario all’Interno, Achille Variati, intervenendo in Commissione Affari costituzionali della Camera, dietro espressa richiesta della Lega.
“Tenendo presente – ha aggiunto – che con questo decreto non si stabilisce la data delle elezioni perché qui le date stanno dentro una finestra e poi a seconda delle relative competenze la data viene definita dallo Stato o dalle regioni”. La relatrice al decreto sul rinvio delle elezioni regionali in autunno, Anna Bilotti (M5s), ha intanto ritirato l’emendamento che anticipava la finestra del voto dal 15 settembre all’1 settembre, emendamento teso a far svolgere il voto domenica 13 settembre e il ballottaggio il 27.
Innanzitutto, ha il capogruppo di Leu, Federico Fornaro, in Commissione Affari costituzionali replicando alle critiche delle opposizioni sull’ipotesi di votare il 20 settembre, “anche Toti e Zaia sostengono la tesi di fine luglio, che da un punto di vista turistico e’ anche peggio”. “Ricordiamo – ha aggiunto l’esponente di Leu – che la scorsa volta la proposta del governo e della relatrice era di votare il 13 e 14 settembre e le opposizioni hanno chiesto di trovare una mediazione comune e oggi relatrice e governo in funzione del dibattito della volta scorsa fanno un passo indietro e tornano alla finestra elettorale originaria indicata nel decreto. In questo decreto noi non votiamo una data ma una finestra elettorale, noi votiamo la finestra originaria che va dal 15 settembre al 15 dicembre. Restiamo sul punto. Non sottovaluto le problematiche del voto il 20 settembre, sia per la raccolta firme che per la campagna elettorale. Bisogna affrontare la questione delle firme per ridurre gli impatti negativi della data che obiettivamente è un unicum”.
Gli italiani chiamati al voto saranno circa 18 milioni per le regionali di Puglia, Campania, Marche, Liguria, Toscana e Veneto. Circa 6 milioni gli elettori per le Elezioni comunali, che coinvolgono 1.134 comuni. La data delle elezioni è stata al centro, oggi, di una riunione a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione di maggioranza, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e quello degli Affari regionali Francesco Boccia.
Il presidente della commissione Affari costituzionali, Giuseppe Brescia, chiederà al presidente della Camera, Roberto Fico, di rinviare di un giorno, quindi a giovedì mattina, l’arrivo in Aula del decreto Elezioni per consentire alla stessa Commissione di lavorerà per tutta la giornata di domani con l’obiettivo di chiudere il provvedimento, e votare il mandato alla relatrice, intorno alle 19.