Localizzate le scatole nere del volo Egyptair, l’Airbus 320 precipitato nelle prime ore di giovedì 19 maggio nel Mediterraneo con 66 persone a bordo. A dirlo sono fonti governative egiziane a CBS News. I dispositivi sono stati individuati a 180 miglia (295 chilometri) a nord di Alessandria. I primi resti, oggetti personali, bagagli e sedili del volo MS804, sono stati mostrati poi su Twitter dal portavoce dell’esercito egiziano Mohamed Samir.
Ecco le foto:
#المتحدث_العسكرى : جانب من صور العثور على حطام الطائرة المفقودة ومتعلقات بعض الركاب .https://t.co/51gm64EU8U pic.twitter.com/bJdwSxJbqq
— المتحدث العسكرى (@EgyArmySpox) 21 maggio 2016
Nel frattempo si apprende che prima che l’aereo precipitasse al suo interno si erano sviluppate fiamme e fumo. Lo hanno confermato gli investigatori francesi, secondo cui a segnalarlo sono stati diversi rilevatori presenti sul velivolo. Le cause restano però incerte: la novità non aiuta dunque a chiarire se l’ipotesi di un atto di terrorismo sia fondata. Il portavoce dell’agenzia francese per le indagini sugli incidenti aerei, Sebastien Barthe, ha detto che il sistema automatico di segnalazione a bordo ha inviato messaggi indicando la presenza di fumo, pochi minuti prima che l’aereo scomparisse dal radar. I messaggi, sostiene Barthe, “indicano generalmente l’inizio di un incendio“. Di più non si sa.
Qui il video del ritrovamento dei resti dell’aereo e delle scatole nere: