È attesa per oggi la decisione dell’Unione Europea in merito alle violenze che stanno insanguinando l’Egitto. Dopo l’annuncio di una revisione dei rapporti con Il Cairo a causa della violenta repressione delle proteste islamiste per la destituzione del presidente Mohamed Morsi, i ministri degli Esteri dei 28 Paesi membri si riuniscono a Bruxelles per inviare un messaggio che rilanci il dialogo. Ma i capi diplomatici europei valuteranno anche l’opzione di limitare la cooperazione militare tra alcuni Stati membri e l’Egitto. “Continueremo ad offrire il nostro sostegno, senza ingerenze, solo sostegno”, ha dichiarato ieri l’Alto rappresentante della politica estera Catherine Ashton. I ministri discuteranno su “come appoggiare il popolo egiziano”. Sembra esclusa l’eventualità di ridurre gli aiuti, come proposto da alcuni Paesi. Intanto l’ex presidente egiziano Hosni Mubarak attende la scarcerazione. Mentre i Fratelli Musulmani hanno nominato una nuova “guida suprema” dopo l’arresto di Mohamed Badie. Si tratta di Mahmoud Ezzat, uno dei vice dell’ex numero uno del movimento, trasferito nel carcere di Torah Mahkoum dove si trova anche Mubarak e altri esponenti del governo dell’ex presidente egiziano. Insieme a Badie, agli arresti è finito anche il portavoce dell’Alleanza delle formazioni pro-Morsi, Youssef Talaat.