Riesplode la tensione in Egitto alla vigilia delle celebrazioni, domenica 6 ottobre, dell’anniversario della «vittoria» dell’Egitto nella guerra del 1973. Si contano più morti, almeno 4, stando alle prime fonti, negli scontri che si sono registrati in diversi quartieri del Cairo. Ne è rimasto vittima anche l’ex portavoce del Fronte di salvezza nazionale Khaled Daoud, all’opposizione all’epoca di Mohamed Morsi, che è stato accoltellato mentre passava accanto ad una manifestazione pro Fratelli musulmani. In vista del 6 ottobre – una ricorrenza che quest’anno assume un significato particolare dopo la deposizione da parte dei militari del presidente Mohamed Morsi sull’onda di imponenti manifestazioni di piazza – i sostenitori dei Fratelli Musulmani hanno lanciato una grande mobilitazione. A partire dal primo pomeriggio, subito dopo la preghiera del venerdì, migliaia di sostenitori della Fratellanza sono scesi nelle strade del Cairo e di numerose città del paese dando una dimostrazione di forza decisamente maggiore nei numeri rispetto a recenti manifestazioni che, dopo le stragi di agosto nelle piazze pro-Morsi, avevano raccolto poche centinaia di persone. Gli scontri sono scoppiati in vari quartieri del Cairo, soprattutto in centro, quando varie marce di pro Morsi hanno tentato di avvicinarsi a piazza Tahrir.
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