I risultati definitivi delle elezioni che si sono svolte tra il 26 e il 28 marzo scorso confermano quello che era nell’aria. E cioè che il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi è stato rieletto per altri 4 anni alla guida del paese con il 97,08% dei voti (21,8 milioni in termini reali).
Se è vero che al Sisi ha letteralmente stracciato il proprio sfidante, Moussa Mustafa Moussa, che peraltro ha sempre appoggiato il capo di Stato egiziano, ha ottenuto appena il 2,92 per cento (cioè 656mila preferenze), dall’altra l’affluenza è stata bassissima: ha votato infatti solo il 41,5% degli aventi diritto, col 7,2% del totale delle schede annullate.
Gli oppositori di al Sisi hanno bollato le elezioni come “una farsa”, da più parti sono arrivate denunce di brogli e voto di scambio. Molti degli aspiranti candidati alla presidenza sono stati arrestati, altri hanno rinunciato parlando pubblicamente di pressioni pesantissime. Di più. Se infatti Moussa ha raccolto appena 656mila preferenze c’è chi, come il capitano della nazionale di calcio e attaccante del Liverpool, Mohammed Salah, ha ottenuto oltre un milione di voti. Qualcuno lo vedrebbe bene sulla scena politica, ma Salah è di avviso opposto, come dimostra il fatto che dopo le due amichevoli con la Svizzera ha deciso di tornare direttamente a Liverpool invece di rientrare in anticipo al Cairo con la squadra per votare.
Il messaggio di Mattarella – Tra i primi a congratularsi col presidente rieletto è stato il capo dello Stato italiano, Sergio Mattarella, che ha colto l’occasione per auspicare progressi nel caso Regeni. “Abbiamo accolto con favore le dichiarazioni da lei fatte in più occasioni circa l’impegno suo personale e delle istituzioni egiziane a pervenire a risultati definitivi sulla barbara uccisione di Giulio Regeni. Sono certo – ha scritto il presidente della Repubblica nel messaggio mandato ad al Sisi – che il raggiungimento della verità, attraverso una sempre più efficace cooperazione tra gli organi investigativi, contribuirà a rilanciare e rafforzare il rapporto storico di assoluto rilievo tra i nostri Paesi”.
“Desidero farle pervenire le mie felicitazioni per il suo nuovo mandato alla presidenza della Repubblica araba d’Egitto. Confido che nel corso dei prossimi anni l’Egitto potrà realizzare importanti riforme e progressi in campo politico, economico e sociale, secondo le aspettative dell’amico popolo egiziano. L’Italia, come sempre, non farà mancare il suo sostegno”, ha aggiunto Mattarella. E ancora: “Egitto e Italia sono vicini per storia, per relazioni ampie e diversificate in tutti i settori e a tutti i livelli, e per condivisione dello spazio geopolitico mediterraneo, caratterizzato da grandi sfide ma anche da vastissime opportunità di sempre più stretta collaborazione e interdipendenza”.
“È con questo spirito e con queste aspettative – ha concluso il capo dello Stato – che formulo i migliori auguri di buon lavoro per l’espletamento del suo alto incarico e per il successo di questo nuovo mandato”.