La via maestra è sempre quella della propaganda. Per Meloni e soci l’unica priorità è soffiare sulla paura e continuare a rivendere un sistema, che si è già dimostrato un completo fallimento, come la soluzione a tutti i mali. Il modello Albania è stato un flop, ma la presidente del Consiglio non solo lo rilancia, ma lo fa ignorando tutto e tutti.
Ignorando le decisioni dei giudici sui Paesi sicuri. Ignorando la realtà dei fatti, di un centro vuoto da settimane e in cui gli agenti si ritrovano a girarsi i pollici. Ignorando anche la pronuncia della Cassazione. Anzi, peggio, strumentalizzandola e provando a usarla a proprio piacimento. Nonostante quella decisione dica che ai giudici resta la discrezionalità nello stabilire se un Paese sia davvero sicuro, il governo sottolinea solo un altro punto, ovvero che è il potere legislativo a dover stabilire la lista dei Paesi sicuri.
Giusto, peccato che abbia omesso la parte più importante della sentenza della Cassazione. Ovvero che i giudici possono disapplicare quella lista e valutare se un Paese sia davvero sicuro per il migrante che fa richiesta d’asilo. E così le destre rilanciano la propaganda sui centri albanesi, che costerà complessivamente quasi un miliardo. Che poteva essere utilizzato per la sanità o per un aumento dignitoso delle pensioni minime. Ma che invece serve a rafforzare la ricerca del consenso in una campagna elettorale continua. Anche quando si governa.