Anche la Germania ha il suo Schettino diceva ieri qualche improvvido commentatore. Un paragone assurdo perché Schettino mai avrebbe voluto far naufragare la Costa Concordia mentre il copilota tedesco che ha fatto schiantare il suo aereo voleva proprio una tragedia. Tra le due vicende c’è però un unico sottile legame che richiama il tema della responsabilità nel comando dei grandi mezzi di trasporto. Il senso di onnipotenza che ha provato il pilota Lubitz decidendo follemente del destino di tanti innocenti non è troppo diverso dalla stessa onnipotenza che ha portato Schettino a sfidare la sorte sfiorando gli scogli dell’isola del Giglio. Esaminare adeguatamente i responsabili di tante vite umane è dunque la chiave per impedire altre tragedie. Test che già oggi sono una consuetudine, ma che evidentemente non sono poi così efficaci se è vero che il kamikaze tedesco li aveva superati brillantemente. Servono più soldi per questo? Saranno soldi ben spesi. La rincorsa a tagliare i prezzi che ha fatto diventare quasi gratuito viaggiare ha accorciato il mondo, facendo spostare miliardi di persone. Se però ci accorcia anche la sicurezza, meglio non risparmiare.
L'Editoriale