C’è una folla di italiani che ha vinto la lotteria, ma il biglietto che si trova in tasca probabilmente risulterà farlocco. Se la Corte costituzionale obbliga lo Stato a restituire i tagli sulle pensioni superiori a 1.500 euro al mese decisi nel 2011 dalla Fornero, il grande rebus per ora senza risposta è dove trovare questi soldi. Le stime spaziano da 11 a 16,5 miliardi: una somma che imporre una manovra finanziaria. Diversamente sballeranno i nostri conti pubblici e questo l’Europa non ce lo consente. Ecco allora che arriva in soccorso la fantasia italica. C’è chi propone di pagare ad alcuni sì e ad altri no, chi di fare ricorso contro la Consulta e chi addirittura di ignorarla del tutto. I pensionati che avevano esultato – e che già si preparavano a presentare la domanda per riscuotere – rischiano perciò di restare ancora una volta con un pugno di mosche in mano. Qui d’altronde mica siamo in Grecia, che starà pure fallendo ma alla faccia di Bruxelles ha appena riassunto 4.000 statali licenziati illegalmente per i vincoli dell’austerità. E Atene dovendo decidere tra il rispetto dei conti o del Diritto non ha esitato a scegliere.
L'Editoriale