La polizia olandese doveva bloccare gli ultrà di casa propria che hanno devastato Roma, e invece ha trattato come criminali i tifosi italiani. Nel campionato dell’ordine pubblico, i tulipani sarebbero da retrocessione. Se guardiamo però pragmaticamente alle cose, noi ci teniamo la Barcaccia del Bernini danneggiata mentre a Rotterdam non è stato sfiorato un banale calcinaccio. Alla fine dunque usare il pugno di ferro funziona. E purtroppo con certi scalmanati mimetizzati da tifosi non c’è altro da fare. Si rassegnino le anime belle, i sedicenti giornalisti radiofonici e tutti quei politici che ieri strillavano contro i metodi a dir poco ruvidi usati dalle forze dell’ordine olandesi per controllare i supporter romanisti. Con i teppisti l’unica ragione è che non c’è ragione. Ora nessuno può dire cosa sarebbe accaduto lasciando spazio ai tifosi giallorossi, ma in un calcio dove spirito sportivo e violenza si mischiano, si nascondono a vicenda e si confondono, essere di manica larga non paga. Gli olandesi l’hanno capito mentre gli italiani continuano a tollerare. Il risultato è che gli stadi si svuotano sia qui che in mezza Europa. Lì però almeno contano meno danni.
L'Editoriale