Il punto di partenza sta tutto in un dato. Nonostante “un impegno finanziario complessivo nel triennio 2024-2026 di circa 28,5 miliardi di euro”… “siamo ancora lontani dal famoso 2% del Pil entro il 2028, che ormai non è più un semplice obiettivo, ma un requisito minimo”. E la nuova parola d’ordine, primo vero effetto del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, è accelerare la corsa al riarmo già iniziata per la verità con il suo predecessore.
Lo ha detto, del resto, chiaro e tondo ieri al Senato il ministro della Difesa Guido Crosetto. Che ha di fatto illustrato la lista della spesa dei prossimi investimenti militari. L’acquisizione di 25 nuovi F-35, “15 velivoli a decollo e atterraggio convenzionale (versione Alfa) e di 10 velivoli, a decollo breve ed atterraggio verticale (versione Bravo)” tra il 2027 e il 2032. “L’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato al centro della scena forme di minaccia convenzionale”. Di fronte alla quale è necessario “rendere nuovamente le nostre forze armate in grado di sostenere un conflitto prolungato, ad alta intensità, contro un nemico in possesso di capacità simili alle nostre”. Nel caso in cui la Russia decida di invadere pure l’Italia, non si sa mai.
Il primo passo è “una riserva operativa come strumento di reclutamento in caso di crisi”. Poi occorrerà “incrementare le dotazioni organiche delle forze armate per garantire la piena funzionalità dello strumento militare”, anche “favorendo il ricambio generazionale” per ringiovanire le forze armate. Ma non è tutto. “I settori in cui si è inteso intervenire in maniera più decisa sono l’ammodernamento della capacità nazionale di difesa aerea e missilistica, l’ammodernamento della componente pesante terrestre, l’incremento della capacità nazionale di sorveglianza delle aree marittime”.
Senza trascurare lo “sviluppo di capacità strategiche nell’ambito cyber”. Intanto l’amico di Giorgia ed eminenza grigia di Trump, Elon Musk, già si frega le mani. “Ha un monopolio sostanziale” nel settore dei satelliti. “Ti puoi permettere di non parlare con quel privato?”, si chiede Crosetto. Certo che no. Specie se la tua premier deve farsi perdonare il bacetto sulla fronte ricevuto da Biden in mondovisione. Il presidente Usa è cambiato. Ma il motto italiano è sempre lo stesso: elmetto e moschetto.