L'Editoriale

Caduta la Musk

Caduta la Musk

Se un indizio non fa una prova, il secondo comincia quantomeno a somigliarle. Dopo l’attacco ai giudici sui Cpr in Albania lanciato dal privato cittadino Elon Musk – in procinto di assumere però un ruolo di primo piano nell’amministrazione Trump – che ha costretto addirittura il presidente della Repubblica Mattarella ad intervenire per rimettere in riga il miliardario americano, ieri è stata la volta del suo referente in Italia, Andrea Stroppa.

Che, intervistato dal Giornale, dopo aver cercato di sedare la tenzone con il Quirinale innescata dal magnate Usa (“Rispetto per Mattarella, ma Elon continuerà a dire la sua fino a quando sarà un privato cittadino”), ha pensato bene di illustrare la sua ricetta per il nostro Paese che sembra scritta dal tandem Trump-Musk. “L’Italia deve fare i compiti a casa, perché siamo in una situazione critica”, dice Stroppa.

E giù con la cura da cavallo: “Sburocratizzazione, taglio dei costi pubblici, investimenti e riforme”. Servito l’antipasto, arriva il piatto forte: “Rimpasto di persone nell’esecutivo, scegliendo personale competente e senza paura di prendere decisioni pesanti”.

Stroppa è certamente un privato cittadino. Ma non sfuggirà neppure a lui che le sue parole, pronunciate dal “referente di Elon Musk in Italia” (come scrive la Guardia di Finanza nelle carte dell’inchiesta Sogei della Procura di Roma), rendono legittimo il dubbio che altro non siano che la propalazione del pensiero del miliardario americano. E un’altra invasione di campo, per interposta persona, negli affari interni di uno Stato sovrano.