L'Editoriale

Ben svegliato, ministro

Ben svegliato, ministro

Ben svegliato ministro. “Nessun Paese deve invadere un altro Paese e dobbiamo mantenere questa linea anche in questo caso.”. Ha parlato così ieri il ministro della Difesa mentre l’Ucraina continua la sua contro invasione nella regione russa di Kursk. Mosca reagisce colpendo un supermercato nel Donetsk e provocando undici morti. 

È la guerra, bellezza. O meglio, è la maschera che cade di fronte alla guerra “solo difensiva” che l’Italia e l’Europa propagano da tempo nel tentativo di illuderci che esistano forme di guerra educate, buone, addirittura giuste. Una “guerra difensiva”, hanno ripetuto all’infinito. E invece le armi fanno le armi, i soldati fanno i soldati e se ne fregano del fondotinta che la politica spalma a chili fingendo che sia tutto sotto controllo. 

“Il nostro tentativo è di dire che deve cessare l’attacco russo e ripristinare le regole del diritto internazionale, – ha detto Crosetto – non quello di vedere un conflitto che diventa ancora più duro, che si sposta sul territorio russo. Questo prevedrà un ulteriore peggioramento della Russia sul fronte ucraino e quindi allontanerà sempre di più la possibilità di un cessate il fuoco, che è la precondizione per un percorso di pace”. 

Quelli che hanno pronunciato le stesse parole mesi fa erano “pacifinti”, “desistenti” o amici della Russia. I bellicisti invece da ieri ci spiegano che Kiev ha bisogno di territori per trattare più agevolmente e quindi va bene così. Intanto ci sarebbe anche un’altra guerra che si è già spostata su altri territori, quella di Israele. Ben svegliato, ministro.