L'Editoriale

Aveva ragione Report, ora la Rai si scusi con Ranucci

La Rai ha ventilato addirittura un audit interno su una vicenda che imporrebbe, piuttosto, a Viale Mazzini di scusarsi con Ranucci.

Aveva ragione Report, ora la Rai si scusi con Ranucci

Il processo a Report, che le destre non vedevano l’ora di mettere in piedi, si chiude ancora prima di cominciare. Con l’assoluzione di Ranucci e del suo staff per non aver commesso il fatto (che non sussistendo non poteva essere commesso) oltre che per assoluta mancanza di prove.

Il casus belli, sul quale la maggioranza si preparava a schierare il plotone d’esecuzione, è stata la puntata di domenica scorsa, con l’inchiesta sulle Olimpiadi Milano-Cortina, che aveva fatto infuriare il ministero delle Infrastrutture. Secondo il quale Report non avrebbe dato conto delle risposte inviate dal Mit alla trasmissione con una mail del 14 maggio (alle 18.37).

Nonostante Ranucci abbia fin da subito chiarito di non aver mai ricevuto nessuna mail, mercoledì scorso la presidente della Rai, Soldi, ha affermato in Vigilanza che “sarà cura dei responsabili editoriali ricostruire cosa è successo e sicuramente si potrà valutare un internal audit che può essere richiesto sia da me che dall’amministratore delegato”.

Un invito a nozze per le destre che, dopo vari tentativi respinti con perdite, pregustavano già la rivincita sulla trasmissione di Ranucci. Fino alla doccia fredda di ieri che ha spento gli entusiasmi. “Per doverosa correttezza, fa sapere l’ufficio stampa del Ministero, alla luce di un confronto nato con la trasmissione proprio sul funzionamento della posta elettronica, si conferma che martedì 14 maggio erano stati effettuati due invii del materiale all’indirizzo di Report, uno dei quali aveva provocato un errore del sistema a causa di un file troppo pesante. Da ulteriori verifiche (….) è emersa la possibilità di un errore tecnico del sistema informatico del Mit, rilevato solo dopo approfonditi controlli continuati nelle ultime ore con l’obiettivo di fare totale chiarezza”.

Risultato: la mail non è mai arrivata a destinazione come sostenuto da Report. Resta la doppia figuraccia. Del ministero di Salvini, a cui va però riconosciuto di aver ammesso l’errore. E della Rai, che ignorando la versione di un suo dipendente, ha ventilato addirittura l’ipotesi di un audit interno su una vicenda che imporrebbe, piuttosto, a Viale Mazzini di scusarsi con Ranucci.