L'Editoriale

Armati fino ai denti

Armati fino ai denti

Armati fino ai denti

Mentre Macron, che in Francia non riesce a mettere in piedi un governo nemmeno con il bostik, e Starmer, che arringa l’Ue pur non facendone parte, non vedono l’ora di riportare l’Europa ai tempi bui della guerra fredda, offrendo il loro scudo nucleare – qualche centinaia di bombe atomiche contro le oltre seimila della Russia – la corsa al Riarmo lanciata da Ursula von der War ha già fatto danni pesantissimi alla politica italiana. Come le sanzioni, che dovevano spezzare le reni a Mosca ma hanno messo in ginocchio l’economia europea, il Piano proposto dalla Commissione Ue, che dovrebbe fare da deterrente alla possibile invasione del continente da parte della Russia (che credono possibile solo a Bruxelles), ha fatto esplodere la guerra nel Pd e tra i partiti del centrodestra. è bastato che Schlein criticasse, bocciandolo, il piano da 800 miliardi in forniture belliche di Ursula, a far deflagare il Pd.

Con il centrista Zanda arrivato addirittura a chiedere un Congresso straordinario per processare la segretaria e, magari, puntare a rimpiazzarla. Intanto, nel Centrodestra, nella sua rincorsa al trumpismo, dopo i banchetti di domenica scorsa, Salvini bombarda di nuovo il Piano Ue scatenando l’ennesimo scontro con Tajani e Forza Italia. Mentre Meloni spera di risolvere tutto sbianchettando la parola Riarmo dalla proposta von der Leyen. Così da poter rifilare l’ennesimo pacco agli italiani. E mentre il Sipri certifica l’impennata record del nostro export militare, la lobby armata festeggia. Il Paese un po’ meno.