L’Italia riparte alla grande. I dati previsionali sull’economia inducono un forte ottimismo, come del resto era stato preannunciato mercoledì dal ministro Roberto Gualtieri (nella foto), annuncio che aveva destato sciocca ilarità. Ieri sono uscite le previsioni. Secondo il capo economista di Intesa San Paolo, Gregorio De Felice, il Pil italiano nel III trimestre 2020 dovrebbe attestarsi sul 10%. Secondo l’economista, sull’intero anno, export ed industria recupereranno prima mentre per i servizi occorrerà attendere di più. Ma la vera bomba è il dato Istat sulla produzione industriale al 7,4% rispetto allo scorso giugno contro una previsione del 3,5%.
Insomma le misure per l’economia che il governo ha messo in campo non solo funzionano, ma funzionano bene smentendo tutti i dati previsti. Fabio Massimo Castaldo, M5S e vicepresidente del Parlamento europeo ha dichiarato: “L’Italia riparte come nessuno in Europa, e supera le attese degli analisti, grazie alle misure varate del governo. Ecco cosa significa lavorare per il Paese”. Questo mostra che c’è una Italia determinata e combattiva che si sta impegnando a tutta forza per fare ripartire l’economia, mentre c’è una Italia disfattista e panciafichista che invece è capace solo di lamentarsi e di criticare. Esempio di geometrica limpidezza è quello dell’opposizione politica che passa il suo tempo a disseminare il percorso dell’esecutivo di veleni e dichiarazioni atte a scoraggiare l’intrapresa, che solo a parole dicono di supportare.
Un altro esempio di questo irresponsabile modo di fare è quello di Confindustria che più che rappresentare gli interessi dei suoi iscritti pare concentrata solo e unicamente a perpetuare sé stessa e i suoi privilegi. Le smargiassate di Matteo Salvini che si propone come paladino della ripartenza economica sono solo chiacchiere da salotto padano. Inoltre, se seguissimo le sue letali ricette avremo migliaia di contagiati in più provenienti proprio da una visione altamente irresponsabile dell’economia e del commercio. Gli ottimi risultati ottenuti dal governo stanno infatti a confermare che la non solo la ricetta applicata è clamorosamente giusta, anzi giustissima, ma che è stata anche fatta funzionare in piena sicurezza guardando i dati comparativi con le altre economie e i numeri del contagio.
L’Italia è riuscita a fare il miracolo di avere la ripresa migliore d’Europa con il più basso numero di contagi tra le “grandi potenze economiche” e tutto questo essendo anche stati i primi ad essere colpiti dalla pandemia. C’è dunque un’Italia eccezionale, fatta da chi si rimbocca le maniche, non si lamenta e lavora, lavora, lavora come se fossimo ai tempi del dopoguerra e a cui seguì il grande boom economico della ricostruzione. L’Italia è specializzata -potremmo dire- in miracoli. E da una posizione di grande inferiorità a causa della precocità della pandemia ha superato tutti gli altri.
E quindi dice bene anche il ministro Luigi Di Maio che fa riferimenti continui al fatto che siamo la settima potenza economica mondiale e quindi dobbiamo agire con conseguente orgoglio e risolutezza. C’è un’Italia che nel sudore e nei sacrifici si esalta e dà il meglio di sé stessa. C’è un Italia di fastidiosi piagnucoloni disfattisti che se al governo distruggerebbero l’economia e farebbero dilagare i contagi. Teniamone conto e per un giorno sentiamoci finalmente orgogliosi di essere italiani e non solo a parole come fanno le mosche cocchiere del nulla che tifano contro il nostro Paese al solo scopo di raggiungere l’agognato potere.