Nella giornata di ieri sulla sua pagina Facebook il candidato sindaco di Roma per il Partito democratico, Roberto Giachetti, ha comunicato la squadra qualora diventasse sindaco di Roma. Ecco la lettera integrale in cui Giachetti fa il proprio annuncio.
“Compio oggi una scelta di rottura, forse la più forte da quando sono candidato. Senza filtri, senza riunioni di partito, senza caminetti, senza trattative. Contro il parere di molti. Per la prima volta in assoluto, un candidato sindaco presenta prima del voto la squadra con la quale governerà i nodi cruciali della città. Nessun altro candidato è in grado di farlo, nessuno di loro può permettersi questa libertà. Nessuno può contare su una squadra di questo livello, per competenza, integrità, prestigio.
Ho chiesto a Livia Turco di occuparsi di servizi sociali, welfare, immigrazione. Non ha bisogno di presentazioni, ha una storia che parla da sola, una donna di sinistra capace di rivolgersi a tutti. È stata un ministro apprezzatissimo e Roma ha esattamente bisogno di assessori così, capaci di fare il ministro. La passione con la quale ha accettato la mia proposta mi ha commosso.
Ho chiesto a Silvia Scozzese, Commissario del Governo per il debito di Roma di tornare a occuparsi di Bilancio e razionalizzazione della spesa del Campidoglio. Raramente ho incontrato una persona così competente e rigorosa coi numeri e insieme consapevole delle vite che ci sono dietro quei numeri.
Ho chiesto a Lorenza Baroncelli di occuparsi di Rigenerazione Urbana. Per me Lorenza è davvero un simbolo. È romana, ha studiato qui, eppure ha avuto tutte le sue soddisfazioni professionali lontano da qui. Quanti giovani romani sono in questa condizione? Lorenza ha lavorato a Milano con Stefano Boeri, ha lavorato a Londra, in Colombia, a Tirana, a San Paolo. Ha collaborato al piano strategico di Expo Milano. Attualmente è assessore al comune di Mantova e ringrazio sin d’ora il bravissimo sindaco Mattia Palazzi per la generosità e la comprensione, ma è ora che Lorenza torni a lavorare a casa sua, alla ricucitura della sua città.
Ho chiesto a Carla Ciavarella, dirigente penitenziario di lunghissimo corso di cui ho conosciuto tempra e capacità nel corso delle mie tante visite nelle carceri, di occuparsi di Patrimonio, Casa e progetti speciali. Tra questi, voglio ricordarlo proprio oggi (ieri, ndr) – anniversario della strage di Capaci, giornata della legalità – le ho chiesto di occuparsi dell’Ufficio di scopo per i beni confiscati alla criminalità. Ha lavorato presso le Nazioni Unite dove ha gestito progetti contro il traffico degli esseri umani e di assistenza alle vittime di violenza in Afghanistan, Balcani, Sudafrica.
Ho chiesto a Claudia Servillo, dirigente del Ministero dell’Ambiente, di occuparsi di Ambiente e rifiuti. Ha una lunga esperienza proprio sulla gestione dei rifiuti anche in ambito comunitario.
Ho chiesto a Stefania Di Serio, esperta di mobilità e di innovazione che ha lavorato in Atac e per Umbria mobilità di occuparsi di Trasporti. È stata amministratrice nel centro storico di Roma, docente universitario di Mobilità sostenibile, è membro del board dell’Associazione Mondiale del Trasporto Pubblico.
Ho chiesto a Francesco Tagliente, già apprezzato Questore di Roma di tornare ad occuparsi della sicurezza della nostra città. Si è occupato per 40 anni di controllo del territorio, ordine e sicurezza pubblica a Roma. É stato recentemente, scelto dal Governo come prefetto a Pisa.
Ho chiesto a Marco Rossi Doria, primo maestro di strada a Roma e a Napoli, sottosegretario all’istruzione dal 2011 al 2014, membro della delegazione ONU per i diritti dell’infanzia, di tornare a occuparsi per Roma di Scuola, università, formazione professionale.
Infine ho chiesto a Marino Sinibaldi, uno dei più grandi esperti di cultura del nostro Paese, direttore di Radio Tre, presidente del Teatro di Roma, ideatore e direttore di Libri Come, la festa del libro dell’Auditorium, autore di numerosi saggi e vincitore di numerosi riconoscimenti di occuparsi di Cultura e Turismo, il nostro principale asset industriale”.