Un libro-intervista per raccontare Giorgia Meloni e la sua nuova vita a Palazzo Chigi, da presidente del Consiglio. Il libro, che è di fatto una lunga intervista di Alessandro Sallusti, è in uscita il 12 settembre e il suo contenuto è stato anticipato al Tg1. Per la prima volta, racconta Sallusti, una presidente del Consiglio in carica scrive un libro.
“La mia è una storia che rompe i tabù della nazione bloccala, i tabù dei troppi traguardi che pensiamo ci siano preclusi”, racconta Meloni. Che parla di se stessa: “Non ho mai scimmiottato un altro modello, né presente né passato, faccio quello che considero giusto e basta”.
Di cosa parla Meloni nel libro
Il libro ‘La versione di Giorgia’ è stato anticipato in alcuni dei suoi contenuti da diversi giornali. Meloni parla di chi la detesta e le dà comunque consigli, un metodo che a suo avviso denota “la spocchia di una sinistra, e di un certo deep state a essa collegato, che mentre non riesce a ricostruire una sua identità pretende di spiegare alla destra la sua”.
La presidente del Consiglio parla di migranti e del naufragio di Cutro: “Il punto è che possiamo continuare ad accapigliarci quanto vogliamo, ma se non capiamo che l’unico modo per fermare le morti è fermare la tratta, le persone continueranno a morire”.
Non mancano parole sull’Ue, a partire dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyden, che a suo giudizio “lavora molto e sa ascoltare, non è difficile collaborare con lei”. Poi, però, bisogna tenere tutto insieme e “non deve essere facile” tra mediazioni ed equilibri difficili. Con le elezioni europee, però, potrebbe arrivare “una nuova stagione” dopo il governo Ue tra Popolari e Socialisti, ritenuto da Meloni poco coraggioso nelle scelte prese.
Parlando di riforme costituzionali e dell’autonomia, Meloni si dice fiduciosa che si farà, con o senza l’appoggio delle opposizioni. E se non ci fossero voti sufficienti, la presidente del Consiglio afferma di non temere un referendum. Secondo Meloni le riforme costituzionali si faranno tutte.