Coprifuoco alle 22 su tutto il territorio nazionale, divieto di spostamento in ingresso e in uscita dalle regioni che presentano uno scenario di “tipo 3”, chiusura delle attività e divieto di spostamento all’interno delle regioni che si trovano in una situazione di “massima gravità” (scenario 4). Sono alcune delle misure previste nel nuovo Dpcm (qui e sotto il testo) per contrastare la diffusione del coronavirus firmato nella notte dal premier Giuseppe Conte. In riferimento all’intero territorio nazionale, dalle 22 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti per situazioni di necessita’, esigenze lavorative o motivi di salute. Prevista anche la possibilità di chiudere al pubblico, per tutta la giornata, strade o piazze dove si possono creare situazioni di assembramento. Le scuole secondarie di secondo grado dovranno svolgere il 100% dell’attività didattica a distanza, mentre è previsto l’obbligo di mascherina a scuola per gli alunni sopra i sei anni.
“E’ sospeso – si legge nel testo – lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale del servizio sanitario nazionale”. Per i trasporti, invece, è “consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento” per i mezzi, con esclusione del trasporto scolastico. Il Dpcm, poi, prevede misure restrittive per le regioni caratterizzate da una situazione di una maggiore gravità. Sarà il ministro della salute che, con “frequenza almeno settimanale”, verificherà “il permanere dei presupposti” e provvederà “con ordinanza all’aggiornamento del relativo elenco”, si legge nel testo.
Per le regioni che si trovano in uno “scenario di tipo 3”, con elevata gravità e un livello di rischio alto, è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, ad eccezione dei casi di necessita’, lavoro e salute e degli spostamenti “necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza”. Previsto anche il divieto di spostarsi in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione e sono sospese le attività dei servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie e, fino alle ore 22, la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Misure ancora più severe per le regioni che si trovano in una situazione “di tipo 4” con uno “scenario di massima gravità” e un “livello di rischio alto”. Sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita e anche all’interno dei territori, salvo che per quelli “motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita’ ovvero per motivi di salute” e “sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza”.
Vengono sospese le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessita’, sono chiusi i mercati, ad esclusione delle attività che vendono generi alimentari, mentre restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. Chiudono i servizi di ristorazione, mentre resta consentita la consegna a domicilio e l’asporto fino alle ore 22. Per queste aree, inoltre, sarà didattica a distanza a partire dalla classe seconda della scuola secondaria di primo grado. Sono sospese le attività anche nei centri sportivi all’aperto ed è consentito “svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie”.