Stefano Rodotà, insigne giurista, ex parlamentare e primo Garante della privacy, è morto a 84 anni. La notizia è stata riferita nel tardo pomeriggio di oggi da fonti parlamentari. Rodotà ha avuto una lunga carriera accademica, ma negli anni è sempre stato impegnato in politica, con particolare attenzione ai diritti. La prima elezione alla Camera risale al 1979, quando entrò a Montecitorio come indipendente nelle liste del Partito comunista italiano, conquistando un seggio anche per le tre successive legislature. Nel 1994, però, decise di non ricandidarsi, dedicandosi all’insegnamento. Al suo attivo ci sono decine di pubblicazioni: una di queste, Tecnopolitica, ha segnato il percorso universitario di migliaia di studenti.
Grazie alla sua formazione accademica, nel 1997 fu indicato come primo Garante della privacy, ricoprendo l’incarico fino al 2005. Nel 2013 è stato scelto dal Movimento 5 Stelle come candidato alla presidenza della Repubblica: il giurista accettò, senza avere comunque i numeri per andare al Quirinale. Successivamente, comunque, è entrato in polemica con Beppe Grillo, ricevendo pure degli attacchi dal fondatore del M5S.