di Clemente Pistilli
Nove anni di battaglie legali e quattro provvedimenti dei giudici amministrativi, tra sentenze e ordinanze, non sono stati sufficienti al Comune di Sabaudia per far abbattere al noto ginecologo romano Severino Antinori delle opere abusive realizzare nella sua villa con vista sul lago di Paola. Nel novembre scorso l’ente pubblico pontino ha deciso di inviare le ruspe e addebitare le spese al professionista, il medico che nel 1994 riuscì a far rimanere incinta e a partorire una donna di 63 anni, protagonista di tante battaglie sulla fecondazione in vitro e la clonazione. Antinori non si è arreso: nuovo ricorso e nuovo “stop“ dei giudici alle demolizioni dell’”abuso vip”. Il Comune di Sabaudia aveva rilasciato al ginecologo, nel 2003, un permesso per realizzare una copertura a tetto e una scala esterna nella sua villa. I vicini di Antinori fecero ricorso, sostenendo che erano state violate le norme urbanistiche realizzando altri locali. Il Tar di Latina, fatti i dovuti approfondimenti e anche un sopralluogo sul posto, ritenne che il permesso fosse realmente illegittimo e nel 2004 lo annullò. Inutili sinora le battaglie del prof nelle aule sia del Tribunale amministrativo che del Consiglio di Stato. Per i giudici quelle opere, realizzate nell’area del Parco Nazionale del Circeo, devono essere demolite, come stabilito dal Comune di Sabaudia con apposita ordinanza quattro anni fa. Alla fine l’ente pubblico ha disposto un abbattimento d’ufficio, con spese a carico di Antinori. Era novembre quando è stato emesso il provvedimento. Disposte demolizioni, la messa in sicurezza della villa e lo sgombero della stessa. Il ginecologo ha fatto un altro ricorso al Tar di Latina. Per Antinori l’atto con cui è stato disposto l’abbattimento d’ufficio deve essere sospeso subito e poi annullato. E appena depositato il ricorso i giudici amministrativi hanno subito “congelato” il provvedimento impugnato. Ennesimo stop alle ruspe. Se far arrivare o meno i bulldozer nella villa di Antinori il Tar ora lo stabilirà a maggio. La battaglia tra il ginecologo romano e il Comune di Sabaudia, città tanto cara ai vip, sembra destinata a durare ancora a lungo.