È emergenza incendi in Sardegna

Un grosso incendio è divampato ieri pomeriggio a Monte Longu di Posada, nella costa nord orientale della Sardegna.

È emergenza incendi in Sardegna

È emergenza incendi in Sardegna. Un grosso incendio è divampato ieri pomeriggio a Monte Longu di Posada, in provincia di Nuoro, nella costa nord orientale dell’isola, in cui sono state evacuate anche molte abitazioni. Le fiamme, alimentate dal forte maestrale, si sono spinte velocemente anche verso Siniscola e il centro balneare de La Caletta.

Un grosso incendio è divampato ieri pomeriggio a Monte Longu di Posada, nella costa nord orientale della Sardegna

L’incendio è arrivato a ridosso delle case, alcune delle quali sono già state evacuate dai Vigili del fuoco del Comando Provinciale di Nuoro, intervenuti sul posto con sei squadre, 30 uomini e 12 mezzi. Sull’incendio hanno operato per elicotteri e Canadair, che proseguiranno anche oggi.

“Un rogo di vastissime proporzioni sta interessando il territorio di Posada – ha detto ieri all’Ansa il consigliere comunale del centro costiero, Giorgio Fresu – L’incendio è partito verso le 14 lungo la ss 131 dcn fino a penetrare nel territorio di Posada, investire tantissime aziende agricole e raggiungere infine le abitazioni. Decine le case sono che sono state evacuate a Monte Longu San San Giovanni . Nonostante l’impiego massiccio di uomini e mezzi la situazione è davvero drammatica: con il maestrale che soffia forte sta diventando una lotta impari”.

Sono 600 le persone evacuate a Posada, tra Monte Longu e San Giovanni

Sono 600 le persone evacuate a Posada, tra Monte Longu e San Giovanni, le località interessate da ieri pomeriggio da un gigantesco incendio. Un camping minacciato dalle fiamme è stato evacuato, anche per le numerose esplosioni causate probabilmente da bombole di gas.

Oltre 40 gli incendi attivi anche in altre zone della Sardegna

Ma è di 42 incendi il bilancio della tremenda giornata di ieri sul fronte dei roghi in Sardegna. Ben sette i mezzi aerei impegnati su tutto il territorio isolano, di cui quattro fatti arrivare dalla penisola e dalla Sicilia, più un’ingente quantità di uomini e mezzi impiegati a terra. Il focolaio più importante si è registrato tra Posada e Siniscola, dove 600 persone sono state evaquate e dove l’esplosione di una bombola ha causato un ferito grave.

Fiamme anche a Santadi, Sadali, San Sperate, Quartu Sant’Elena e Assemini e Capoterra

Scendendo verso la parte meridionale, altri importanti roghi a Santadi, Sadali, San Sperate, Quartu Sant’Elena e Assemini, ma soprattutto a Capoterra dove il fuoco ha minacciato le case del quartiere Santa Rosa. Mezzi aerei impegnati anche in Ogliastra, mentre a Muravera sononstate evaquate due aziende agricole. Il presidente della Regione Christian Solinas ha espresso “ferma condanna verso gli autori di questo nuovo scempio criminale” e chiesto l’attivazione del sistema di protezione civile europea. Il forte vento di maestrale che ha favorito il propagarsi delle fiamme soffia anche oggi e sul territorio resta la massima allerta.

Musumeci: “Massima attenzione del governo”

“Si sta lavorando con grande impegno in Sardegna per contenere gli incendi che divampano anche con la complicità del forte vento” afferma il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumesi. “Particolarmente difficile la situazione nel Nuorese – aggiunge l’esponente dell’Esecutivo -, dove sono arrivati canadair provenienti anche da Ciampino e Trapani. Nel Comune di Posada si procede ad alcune evacuazioni di abitanti in via precauzionale. Sul posto centinaia di vigili del fuoco, volontari della Protezione civile e le unità della forestale. La situazione viene monitorata dalla nostra centrale di Protezione civile. Ho assicurato al presidente della Regione Cristian Solinas la massima attenzione del governo nazionale”.