Bob, a ritmo lento, è arrivato. Anzi, è arrivata trattandosi di un’applicazione. E il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha voluto inaugurarla conducendo il programma #OreNove, una sorta di #Matteorisponde. L’ex premier ha sostenuto di voler dare pieno appoggio a Paolo Gentiloni: “Il governo sta facendo quello che serve all’Italia con il pieno sostegno del Pd”. Ma poi è tornato sulla questione-elezioni: “Il tema del voto non si pone sulla base della legge elettorale ma sulla base di che tipo di manovra vogliamo fare”. Quindi è entrato in polemica con Mario Monti: “La mia idea è diversa da quella di Monti perché la cultura dell’austerity ha creato un aumento dei disoccupati e a me interessa ridurli. Sei mesi prima o dopo sulla data delle elezioni non cambia niente, la manovra va fatta e noi lavoreremo insieme a Gentiloni per capire come va fatta”.
Renzi, nel suo one man show su Bob, ha anche riparlato della legge elettorale, che a suo giudizio potrebbe portare una “pacificazione”. “C’è la possibilità di pacificare il Paese. Andremo a vincere le elezioni con le regole del gioco volute da altre. Con le idee e non con il giustizialismo”. Così alla fine ha voluto rilanciare il dibattito sui problemi concreti: “Non stiamo indietro alle questioni di palazzo, ma ai sogni delle persone”. Tra le cose da risolvere c’è il nodo-Flixbus: “Chiuderla sarebbe una follia. Siamo dalla parte della libertà, se qualcuno fa meglio ovviamente siamo contenti”.