“Gli Stati Uniti sono pronti a imporre sanzioni mirate per rispondere alle ultime azioni della Russia”: così ha parlato il presidente americano Barack Obama parlando in videoconferenza con Hollande, Merkel, Renzi e Cameron.
Intanto sette osservatori dell’Osce sono stati rapiti dai filorussi a Sloviansk, nell’est dell’Ucraina: lo afferma il ministero dell’Interno di Kiev. Sconosciuti hanno fermato alle 11.40 locali un bus con 13 passeggeri a bordo, tra i quali 7 rappresentanti dell’Osce, 5 militari ucraini e l’autista, nei pressi di Sloviansk”, recita il comunicato di Kiev. “Le persone catturate si trovano attualmente in una sede locale dei servizi di sicurezza”, prosegue il testo.
Il leader dei filorussi di Sloviansk, Viaceslav Ponomariov, conferma il fermo di un bus “con alcuni civili e militari a bordo”. “Sono in corso delle indagini, avevano anche munizioni a bordo. Al momento non possiamo confermare che tra i fermati ci siano osservatori dell’Osce, abbiamo aperto un’indagine”, ha aggiunto citato da Interfax.
Teleconferenza Usa-Ue su sanzioni a Russia – Il premier Renzi ha preso parte alla conference call con il presidente Usa Barack Obama, la cancelliera Angela Merkel, il premier britannico David Cameron e il presidente francese Francois Hollande sulla crisi ucraina e sui prossimi passi da fare, su cui, spiegano fonti di Palazzo Chigi, si è registrata “piena consonanza” tra i leader. Matteo Renzi incontrerà domani mattina, a Palazzo Chigi, il premier ucraino Arseni Iatseniuk.
In arrivo nuove sanzioni – Angela Merkel ha intanto espresso a Vladimir Putin la sua profonda preoccupazione, chiedendo l’attuazione degli accordi di Ginevra. “Considerati i mancati risultati, dobbiamo pensare, e anche mettere in pratica, ulteriori sanzioni nell’ambito del livello due” stabilito dall’Ue ha detto la cancelliera tedesca da Berlino. “Su questo punto discuteranno al più presto i ministri degli Esteri dell’Unione”, ha aggiunto. In tutto questo la Banca centrale russa alza il tasso di sconto al 7,5% temendo l’aumento dell’inflazione mentre Standard & Poor’s ha abbassato il rating della Russia da BBB a BBB- e ha mantenuto l’outlook negativo a causa delle tensioni tra Mosca e Kiev.
“Di fronte al peggioramento della situazione, non escludiamo che si discutano in sede europea nuove misure sanzionatorie, che l’Italia è pronta a sostenere, sempre restando nell’ambito della cosiddetta fase 2, quella delle sanzioni mirate”. Lo afferma il ministro degli Esteri Federica Mogherini che ha sentito al telefono John Kerry.
Si combatte a est – Si combatte a Kramatorsk, scrive l’agenzia russa Ria Novosti. Nella zona è esploso in volo un elicottero militare ucraino Mi-8 è esploso dopo essere stato colpito da armi da fuoco all’aerodromo di Kramatorsk.. L’obiettivo “è un approccio comune” dato che la Russia “non ha fatto nulla per attuare l’accordo di Ginevra”.
La Russia “vuole la terza guerra mondiale”, sostiene il premier ucraino ad interim, Arseni Iatseniuk, citato da Interfax. “Tentativi di aggressione militare sul territorio ucraino da parte della Russia – ha detto Iatseniuk – porteranno a un conflitto armato nello spazio europeo. Il mondo non ha dimenticato la seconda guerra mondiale e la Russia vuole già iniziare la terza. Tutta la responsabilità per l’aggressione sul territorio ucraino e per la minaccia alla stabilità e alla sicurezza internazionali – ha concluso il premier ucraino – è della Russia”. Poco prima il ministro dell’Interno di Kiev, Arsen Avakov aveva annunciato che l’operazione militare contro i filorussi “prosegue” nel sud-est dell’Ucraina. “I terroristi (così il governo di Kiev definisce gli insorti, ndr) hanno interesse a stare sul chi vive 24 ore su 24 – ha detto Avakov -, la popolazione pacifica non ha nulla da temere”.
Il vice capo dell’amministrazione presidenziale ucraina, Serghiei Pashinski, ha annunciato che le truppe speciali di Kiev hanno iniziato a “bloccare completamente” la città di Sloviansk, caposaldo dei filorussi dell’Ucraina orientale, “per impedire l’arrivo di rinforzi” ai pro-Mosca. Si tratta, secondo Pashinski, della seconda tappa dell’operazione lanciata ieri a Sloviansk dai militari ucraini. Vasil Krutov, numero due dei servizi di sicurezza di Kiev ha assicurato che non ci sarà blitz in città per evitare vittime.
Intanto secondo gli Stati Uniti la Russia non sta mantenendo la propria parola sull’accordo di Ginevra: “una crisi non si può risolvere quando solo una parte fa il necessario per evitare il confronto”. ha affermato stamane il segretario di Stato americano, John Kerry, che ha accusato la Russia di destabilizzare la crisi Ucraina. “L’intelligence russa – ha aggiunto Kerry – sta cercando di sabotare la democrazia”. Ora, ha continuato “la finestra per la Russia per cambiare corso si sta chiudendo: il mondo è pronto ad agire contro la Russia sull’Ucraina. Mosca deve ora scegliere”. A una settimana dall’accordo di Ginevra, ”e’ chiaro che e’ solo una parte sta mantenendo” gli impegni presi, ha osservato ancora Kerry, sottolineando che il governo dell’Ucraina sta rispettando gli impegni presi, come dimostrato dai passi presi sull’amnistia e nel proteggere le etnie. La Russia non ha assunto un ”singolo passo” per aiutare l’attuazione dell’accordo, aggiunge Kerry.
Ma Mosca contrattacca e per bocca del suo ambasciatore russo all’Onu, Vitali Ciurkin, avverte, che la crisi in Ucraina permette alla Russia di inviare sul posto i propri ‘peacekeeper’ secondo il diritto internazionale. L’articolo 51 della Carta dell’Onu “prevede l’autodifesa e noi – ha aggiunto – lo abbiamo applicato nel conflitto nel Caucaso nel 2008”. L’invio di “un contingente internazionale di pace” in Ucraina, ha precisato poi il consigliere diplomatico del Cremlino Iuri Ushakov non è per ora in agenda. Lo ha detto Mentre il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, risponde che la Russia “vuole fermamente favorire una de-escalation” della crisi in Ucraina sulla base dell’accordo di Ginevra, “ma non ci possono essere richieste unilaterali” in tal senso. L’intesa “prevede un processo simultaneo e obblighi paritari” di Kiev e degli insorti filorussi dell’Ucraina sud-orientale. E poi avverte, l’operazione militare contro gli insorti e i miliziani filorussi dell’Ucraina sud-orientale è un “delitto sanguinoso” del quale le autorità di Kiev “risponderanno in futuro”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri di Mosca, Serghiei Lavrov.
L’operazione militare contro i filorussi «prosegue» nel sud-est del Paese mentre la Russia rivendica il diritto a inviare i propri peacekeeper per autodifesa. Si combatte a Kramatorsk. Nella città dell’Ucraina orientale risuonano colpi di arma da fuoco e un blindato sarebbe in fiamme.
Stando alla testata Novosti Kramatorska, si sono sentite due esplosioni all’aerodromo della città, che sarebbe circondato da uomini armati, e dove – secondo alcune fonti – un elicottero è esploso al momento del decollo perché colpito da armi da fuoco. La Russia «vuole la terza guerra mondiale», dice il premier ucraino ad interim, Arseni Iatseniuk, citato dall’agenzia Interfax.
A una settimana dall’accordo internazionale di Ginevra per disinnescare la crisi ucraina «solo una parte (Kiev, ndr) sta mantenendo la parola data». Lo ha ribadito il segretario di Stato Usa John Kerry, accusando Mosca di continuare a «sabotare attivamente il processo democratico» attraverso azioni intimidatorie. «Non è possibile risolvere una crisi quando solo una parte è determinata a fare il necessario per evitare un confronto», ha sottolineato Kerry, ricordando come Kiev abbia dato seguito alle richieste russe, rispettando lo spirito e il contenuto degli accordi di Ginevra, mentre Mosca fino ad oggi «ha sistematicamente rifiutato di fare passi nella giusta direzione» ricorrendo all’intimidazione e alla propaganda per destabilizzare l’Ucraina. Dopo i recenti movimenti di truppe ai confini del Paese, «se la Russia continua in questa direzione – ha ammonito ancora Kerry – l’errore di Mosca non sarà solo grave ma anche costoso».
Mosca non accetterà imposizioni «unilaterali» da parte degli Stati Uniti per la soluzione della crisi in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov incontrando alcuni diplomatici. «La Russia aiuterà il processo di de-escalation del conflitto sulla base del compromesso di Ginevra, ma sottolineo che non ci potranno essere nei nostri confronti richieste unilaterali», ha detto il capo della diplomazia russa, in riferimento alla minaccia di nuove sanzioni contro Mosca fatta dal segretario di Stato Usa, John Kerry. Il ministro degli Esteri russo accusato gli Stati Uniti di voler diffamare la Russia e ha definito i toni del segretario di Stato americano, John Kerry, sulla crisi ucraina inaccettabili. Lavrov ha avvertito che ’’la potenza della propaganda statunitense ’mirava’ a macchiare la Russia, accusando ingiustamente chi protesta contro le azioni illegali delle autorità (di Kiev ndr.) che stanno cercando di mettere al bando i russi, affermando che tutti i russi e russofoni dovrebbero essere uccisi’’.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in visita a Seul, avrà oggi una serie di contatti con i leader dei Paesi del G7 per discutere di nuove sanzioni contro la Russia sull’Ucraina. Del contatto telefonico previsto nelle prossime ore tra Obama ed i leader del G7 (Italia, Germania, Giappone, Canada, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti) ha parlato il portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel durante il briefing con i giornalisti a Berlino. Steffen Seibert ha ricordato che la cancelliera mantiene «contatti regolari nell’ambito di tutti i formati possibili» con gli altri capi di Stato e di governo dei Paesi europei sin dall’inizio della crisi in Ucraina. E oggi a Berlino è in visita il premier polacco Donald Tusk.