Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati nel procedimento della procura di Roma sulla morte del giornalista Andrea Purgatori. Le indagini si sono aperte dopo la denuncia presentata dai familiari. I due indagati, che operano in una struttura sanitaria di Roma, sono accusati di omicidio colposo. I pm dovrebbero invece affidare la prossima settimana l’incarico per l’autopsia sul corpo dell’ex giornalista.
Intanto gli inquirenti, attraverso l’attività dei carabinieri del Nas, stanno acquisendo tutto il materiale relativo alle cure ricevute da Purgatori nelle strutture in cui è stato, a partire dalle cartelle cliniche. Si tratta sia di strutture pubbliche che private.
Le indagini sulla morte di Purgatori
Il giornalista, secondo quanto emerge dalle indagini della procura, era in cura per un tumore ai polmoni e per alcuni problemi cerebrali. Proprio su questo si stanno concentrando le indagini, per capire se il giornalista avesse o meno metastasi al cervello, come emerso dalle radiografie svolte nella prima clinica.
In seguito ad altri accertamenti medici, infatti, sarebbe emerso che le metastasi non c’erano. Le lesioni, quindi, potevano essere segni di un’ischemia e proprio per questo i familiari parlano di errore nella diagnosi. L’autopsia servirà proprio a chiarire se ci siano o meno metastasi e in questo caso sembrerebbe probabile un’archiviazione dell’indagine. Se così non fosse, invece, potrebbero seguire ulteriori perizie e consulenze, con accertamenti che probabilmente non saranno veloci.