Nessun rischio con il vaccino AstraZeneca. I controlli delle autorità sanitarie sono in corso e le indagini della magistratura pure, partendo da quelle portate avanti dalle Procure di Catania e Siracusa. Nonostante alcuni decessi dopo la somministrazione del vaccino dell’azienda anglo-svedese, per la stessa Agenzia italiana del farmaco non c’è alcuna prova che gli effetti avversi siano legati al medicinale e il premier Mario Draghi ieri ha ribadito che la campagna vaccinale va avanti. Il presidente del consiglio ha cercato di porre un freno al dilagare della psicosi, ma la paura è tanta e come se non bastasse proprio ieri è stato fatto circolare tramite alcune chat anche un falso comunicato dell’Aifa in cui vengono posti dubbi su altri due lotti del vaccino oltre quello incriminato.
L’INTERVENTO. Il premier, al termine della visita al centro vaccinale anti-Covid dell’aeroporto di Fiumicino, ha dichiarato che “l’Agenzia Italiana del Farmaco ha bloccato un lotto di vaccini Astrazeneca dopo la segnalazione di alcuni gravi eventi avversi”, specificando che “è una decisione precauzionale, in linea con quanto fatto in altri Paesi europei, e che dimostra l’efficacia dei sistemi di farmacovigilanza”, ma aggiungendo che “il parere dell’Aifa, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino”.
Il presidente del consiglio ha inoltre affermato che l’Agenzia europea per i medicinali, l’Ema, “sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire col suo utilizzo”, ovvero con l’utilizzo del farmaco prodotto da AstraZeneca, ricordando che “qualunque sia la decisione finale dell’Ema, posso assicurarvi che la campagna vaccinale proseguirà con rinnovata intensità”. “Ad oggi – ha precisato il presidente Draghi – si vedono già i primi risultati di questa accelerazione”.
I CONTROLLI. Su AstraZeneca, per rassicurare quanti si sono vaccinati e quanti devono ancora vaccinarsi, si è espressa anche l’Organizzazione mondiale della sanità, sostenendo che non c’è nessun motivo per smettere di somministrare il vaccino contro il Covid-19 di AstraZeneca, dopo che diversi Paesi europei hanno sospeso il suo utilizzo per timori di trombosi. “Dovremmo continuare a usare il vaccino AstraZeneca. Non ci sono indicazioni per non usarlo”, ha detto la portavoce dell’Oms, Margaret Harris.
L’Oms ha inoltre assicurato che sta “valutando” le segnalazioni di problemi di coagulazione del sangue rilevati in alcuni cittadini dell’Ue che hanno ricevuto dosi di tale farmaco. L’Ema intanto ha annunciato che gravi allergie sono tra i possibili effetti collaterali del vaccino AstraZeneca, dopo che reazioni di questo tipo sono state riscontrate nel Regno Unito. L’agenzia europea ha dunque “raccomandato un aggiornamento delle informazioni sul prodotto per includere anafilassi e ipersensibilità come effetti collaterali”. L’azienda anglo-svedese però, dopo essere finita nell’occhio del ciclone, si difende e sostiene che “non ci sono prove di un aumento del rischio” di un coagulo di sangue a causa del vaccino anti-Covid. “I numeri su questo tipo – evidenzia – sono molto più bassi in coloro che sono vaccinati rispetto a quanto ci si aspetterebbe nell’insieme della popolazione”.
L’ALTRO NODO Resta poi il problema della disponibilità di vaccini per proseguire nella campagna vaccinale. Un tasto dolente per l’intera Europa, con i governatori di diverse Regioni italiane che hanno lanciato l’allarme. Mentre Draghi assicura che intende imprimere un’accelerazione sulle vaccinazioni, le dosi infatti scarseggiano. “Siamo ora in grado di somministrare un numero di vaccini molto più alto rispetto a quello attuale: per questo è assolutamente necessaria una maggiore disponibilità di dosi”, ha dichiarato ieri il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.
E il Lazio è stato tra i primi a lanciare l’allarme. “Abbiamo scorte solo per una settimana”, ha detto l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato. A Pratica di Mare intanto sono arrivate, per essere distribuite in tutto il Paese, 295.200 dosi dello stesso vaccino anglo-svedese. E il ministro della salute, Roberto Speranza, ha spiegato che in due giorni sono state somministrate “circa 200mila dosi ogni 24 ore”.