Israele è indifendibile. L’America continua a dire che deve smettere di uccidere civili palestinesi, ma l’esercito continua a fare stragi. Neppure Biden può fermare i massacri?
Luciano Sartelli
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Gentile lettore, che Israele sia indifendibile, siamo tutti d’accordo. Ma devo contraddire la sua – mi scusi – ingenua visione della diplomazia americana. È tutta una recita, dove Netanyahu incarna il poliziotto cattivo e Biden quello buono: in realtà sono due criminali in combutta. Le prove sono sotto gli occhi di tutti. Gli Usa hanno posto il veto su ben tre risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu che imponevano la tregua: nessun altro Paese del mondo ha appoggiato quei veti delinquenziali (l’Italia, per distinguersi, si è astenuta). Intanto, mentre Biden diceva “troppi morti civili a Gaza” al solo scopo di tenere buono il suo elettorato in patria, il Pentagono, su ordine di Biden, mandava a Israele migliaia (dico migliaia) di bombe e missili: in un solo lotto, quattromila bombe da 1000 libbre, capaci di distruggere qualsiasi caseggiato in un raggio di 200 metri, scavando un fossato profondo 15 metri e vasto 50. E sa perché Biden mandava bombe? Perché l’esercito israeliano ne aveva usate così tante in un solo mese che stava esaurendo le riserve concepite per reggere una guerra di 12 mesi contro un esercito regolare: tutta questa valanga di bombe e missili contro civili ammassati nelle case, nelle scuole, negli ospedali. Si calcola che il potere esplosivo scaricato sulla Striscia ammonti al doppio delle due atomiche Usa sul Giappone. Apra gli occhi: qui non ci sono santi, ci sono solo criminali.
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