di Nicoletta Appignani
La “rivolta” dei poliziotti: vogliamo un capo che sia uno “sbirro” come noi, come lo era il grande Antonio Manganelli”.
È una petizione che sta riscuotendo molto successo e che sta certamente facendo discutere quella presentata dall’associazione di categoria Acah, All Cops Are Heroes, per sensibilizzare il Governo che verrà riguardo alla nomina del successore del compianto Capo della Polizia recentemente scomparso. La preoccupazione riguarda la possibile nomina di un nuovo dirigente proveniente dalla carriera prefettizia. Soprattutto in questa delicata fase politica, sociale ed economica. Di questa campagna si occupa Francesco Paolo Russo, sindacalista della Polizia di Stato: «nulla di personale contro chi ha seguito una carriera diversa – spiega – ma abbiamo bisogno di un dirigente che sia vicino ai nostri problemi, che li conosca davvero». Sono molti i poliziotti che infatti ricordano Antonio Manganelli come il capo che è finalmente riuscito ad umanizzare la figura della Polizia di Stato. E quello che adesso temono è che una persone “distante” da loro possa vanificare i traguardi raggiunti finora: « Manganelli ci ha restituito la dignità sotto l’aspetto umano – prosegue Russo – ed ora più che mai abbiamo bisogno di una persona come lui. Attualmente nella Polizia risentiamo di una carenza di organico di circa 3000 persone, c’è una nuova assunzione ogni cinque pensionamenti e gli stipendi sono bloccati fino al 2014».Ma oltre ai problemi interni alla Polizia di Stato, che sarebbero affrontati forse meglio da qualcuno che abbia avuto modo di confrontarcisi personalmente, ciò che preoccupa è il particolare momento storico che stiamo vivendo. Un clima di incertezza politica e disagio sociale, dal quale immancabilmente derivano numerose manifestazioni. Per questo il desiderio è quello di una figura che provenga direttamente dalla Polizia, abituata a gestire l’ordine pubblico.Una petizione che in poche ore, sul sito dell’Acah, è già riuscita a raggiungere numerose adesioni e molti commenti positivi: “Il nostro obiettivo – dice Russo – e’ quello di arrivare almeno a 5.000 firme. Vogliamo esercitare una forma di pressione legittima e democratica su chi avra’ l’onore e l’onere di scegliere il nuovo Capo della Polizia. La nostra battaglia non e’ destinata a finire qui”.