Rafael Nadal è tornato grande. Sulla terra rossa è infallibile come in passato, tanto da aver conquistato il decimo Roland Garros della sua carriera. Lo spagnolo, però, ha ora a portata di mano un altro grande obiettivo: il ritorno in vetta nel ranking Atp tre anni dopo averla persa.
Il tracollo di Novak Djokovic sta favorendo la sua rimonta. Ora il maiorchino è in seconda posizione, alle spalle dello scozzese Andy Murray. Il distacco è notevole, oltre 2.700 punti. Eppure alla fine di Wimbledon Nadal potrebbe centrare l’obiettivo, conquistando il titolo del torneo londinese (anche se trovasse Murray nell’ultimo atto). L’attuale leader della classifica deve infatti difendere un capitale di 2.500 punti tra il rtorneo del Queen’s e Wimbledon. Per scongiurare la rimonta deve ripetere il cammino dello scorso anno, con la doppietta nei tornei citati, mentre Rafa “parte da zero”. Nel senso che non ha nulla da difendere e tutto da guadagnare. Conti alla mano, insomma, la seconda parte dell’annata sembra quasi in discesa per un campione che lo scorso anno era in crisi identità e di condizione. Con la sensazione che se non sarà dopo Wimbledon, entro la fine del 2017 possa tornare in testa.
L’unica incognita è la sua capacità di giocare sull’erba, superficie su cui non riesce a dare il meglio. Ma il tennista visto all’opera in questa prima fase del 2017 non ha rivali da temere. Tranne uno, quello di sempre: Roger Federer.