Il direttore di Fanpage Francesco Cancellato e il fondatore e capomissione di Mediterranea Saving Humans, Luca Casarini. Più un’altra novantina di persone sparse per l’Europa. Sono tutti vittime di Graphite, lo spyware di ultima generazione prodotto e diffuso dall’azienda israeliana Paragon. Ieri Casarini, come venerdì scorso Cancellato, ha ricevuto un messaggio WhatsApp direttamente da Meta col quale veniva avvertito della manomissione del proprio dispositivo.
“È incredibile che criminali come Almasri abbiano ricevuto un trattamento di quel tipo e persone come giornalisti e attivisti vengano sottoposte a questo tipo di cyberwar”, il commento di Casarini che ha annunciato il deposito di una denuncia. Nel mirino dello spyware, stando a quanto trapelato, ci sarebbero giornalisti e attivisti di almeno una ventina di Paesi differenti.
Violati i dispositivi di giornalisti e attivisti
Proprio un mese fa lo stesso Meta aveva sospeso le attività della società – come scrive anche nel messaggio inviato alle vittime del cyberattacco – che avrebbe violato i dispositivi appropriandosi dei dati dei possessori. Sotto accusa, però, ci sarebbero quegli Stati che da Paragon hanno acquistato il software, con l’impegno di limitare i controlli escludendo proprio giornalisti e attivisti. Recentemente la società aveva avviato alcune trattative per la cessione ad un fondo di private equity americano per 900 milioni di dollari. Operazione che però sembra si sia arenata. Sta di fatto che tra i Paesi ad aver acquistato il software ci sono gli Stati Uniti e non meglio specificati “Stati alleati”, come dichiarato dalla stessa società.
Cos’è e come funzione Graphite
Graphite è uno spyware che una volta veicolato e auto-installato su un dispositivo – in questo caso pare tramite un pdf circolato in una chat di gruppo proprio di Whatsapp – può potenzialmente controllare ogni attività e scaricare dati, anche sulle applicazioni crittografate.
Della questione si era occupato anche il Guardian, che nei giorni scorsi aveva riportato la notizia di un coinvolgimento di circa 90 giornalisti e persone della società civile. Secondo la testata “Paragon ha un ufficio negli Stati Uniti a Chantilly, Virginia. L’azienda è stata recentemente sottoposta a un esame approfondito, dopo che la testata Wired a ottobre scorso aveva riferito che aveva stipulato un contratto da 2 milioni di dollari con la divisione investigativa sulla sicurezza nazionale dell’Immigration and Customs Enforcement degli Stati Uniti”.
Le tre domande di Cancellato al governo
Il primo a denunciare pubblicamente quanto avvenuto era stato Cancellato, che aveva pubblicato il messaggio WhatsApp. Che anche ieri, nel silenzio del governo, ha posto “tre semplici domande” su Twitter: “L’Italia è cliente dell’azienda #Paragon Solutions? Il governo può ufficialmente smentire di aver spiato il direttore di un giornale? E, se non l’ha fatto, quali iniziative intende prendere per tutelare i propri concittadini da questo genere di azioni?”.
La vicenda è approdata anche in Parlamento. “Il governo smentisce di aver spiato giornalisti e attivisti? E se non c’entra nulla, come intende tutelare i giornalisti italiani da questi attacchi?”, si chiede il dem Sandro Ruotolo. “Quanto successo a Luca Casarini e a Mediterranea Saving Humans – tuona il vicepresidente di AVS alla Camera Marco Grimaldi – è di una gravità inaudita. Intimidiscono, spiano e minacciano chi salva vite, e liberano e portano sui jet i torturatori e stupratori di bambini, quelli che gestiscono davvero la tratta dei nuovi schiavi”.