Secondo me Trump sfascerà tutto. Ha già cominciato coi 100 decreti esecutivi e chissà che altro ci attende da qui in avanti.
Enzo Mauloni
via email
Gentile lettore, il decreto esecutivo che più “amo” è quello che cambia il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America: ha visto la Clinton che rideva mentre Trump illustrava il provvedimento? La cosa mi è così piaciuta che anch’io, nella mia megalomania, a casa mia ho varato forti novità. Da oggi lo Stretto di Messina è lo Stretto di Guendalina, l’Oceano Pacifico diventa Oceano di Pasquale, il Monte Everest è ribattezzato Monte Ernesto e il Triangolo delle Bermuda è il Rettangolo della Sirena Nuda. Ho già scritto e firmato gli ordini esecutivi su un rotolo di carta igienica. Ironia a parte, caro lettore, il punto è che il Donald fa le stesse cose di quelli di prima, i Biden, Blinken, Harris, ecc., ma con la differenza che lui dice le cose senza pudore, mentre gli altri le ammantavano difrasi farisaiche, tipo “lavoriamo per la pace a Gaza” mentre mandavano migliaia di bombe a Israele per meglio massacrare i palestinesi. Ora l’impero non si nasconde più. Quando Trump dice: “Se vogliono la nostra protezione, gli alleati devono spendere il 5% del Pil in armi (per lo più americane, ndr)” e “Devono comprare più gas americano, così noi saremo più ricchi”, dice esattamente quello che avrebbe potuto dire un Papa o un imperatore medievale o un bandito: siete i miei feudatari e dunque pagatemi la decima. È possibile che Trump sfasci tutto, come lei dice, e che la sua franchezza verbale sia l’inizio della fine dell’Impero Americano d’Occidente. È ciò che auspichiamo.