Per qualcuno è il segno di un’imminente discesa nel campo della politica, per altri è solo una trovata pubblicitaria. Quel che è certo è che è bastata la registrazione del dominio www.fedezelezioni2023.it da parte della Zdf, la società che fa capo al cantante Federico Leonardo Lucia – in arte Fedez -, per scatenare un vero e proprio dibattito – a tratti surreale – sulle intenzioni dell’artista.
NODO DA SCIOGLIERE. Del resto è noto che il rapper è impegnato in battaglie civiche, tra le quali spiccano l’affondo al concertone del Primo maggio, la battaglia in favore del ddl Zan e i continui scontri sui migranti con Matteo Salvini, ma fino ad ora Fedez non sembrava interessato a entrare direttamente in politica. Anzi in diverse occasioni era stato l’artista stesso a negare tale volontà. Eppure qualcosa potrebbe essere cambiato, magari per via della cocente delusione derivata dallo stop alla norma a tutela delle comunità Lgbtqi+, convincendo la star a darsi da fare.
O forse Fedez con questa mossa, ben sapendo che avrebbe sollevato un vespaio di polemiche, intendeva semplicemente farsi pubblicità visto il disco, intitolato Disumano, in uscita il prossimo 26 novembre o i progetti che lo vedranno impegnato su Prime Video. Difficile, in assenza di una dichiarazione di Fedez, capire quale sia la verità. Per questo – al momento – l’unica certezza è che la verità, parafrasando uno dei più grandi successi di Lucio Battisti, la “scopriremo solo vivendo”.