È tutto pronto al Quirinale per il consueto discorso di fine anno che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, terrà domani sera a reti unificate.
Domani sera il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, terrà il suo consueto discorso di fine anno
Il Capo dello Stato, appena guarito dal Covid e dopo la rielezione del gennaio scorso, che lo ha visto rimanere al Colle, pronuncerà il suo primo saluto augurale alla nazione del nuovo settennato, ma che in realtà è l’ottavo dal 2015. E proprio la sua permanenza al Quirinale potrebbe essere uno dei punti che il presidente potrebbe toccare domani sera, non avendo mai indicato se il suo mandato terminerà alla scadenza naturale, cioè nel 2029, o prima.
Di certo, per quanto se ne sa, Mattarella, nel corso del suo intervento a reti unificate, parlerà agli italiani della guerra in Ucraina, e delle gravi ricadute di quest’ultima crisi internazionale sulle famiglie e sulla nostra economia. Ma nel discorso del presidente troveranno certamente spazio i giovani e il lavoro, ma anche la lotta alle povertà, alla precarietà e alle diseguaglianze. Temi, quest’ultimi, che sono sempre stati al centro dei precedenti discorsi del presidente della Repubblica. Un passaggio dell’intervento, poi, sarà dedicato, con ogni probabilità, alla Costituzione che in questi giorni festeggia il 75esimo anniversario.
Mattarella ha scelto un’altra location. Parlerà in un punto più familiare dell’ala neoclassica della Palazzina presidenziale
Ci sarà una novità. Sergio Mattarella, questa volta, ha scelto un’altra location, inedita, per il suo ottavo discorso di fine anno, previsto, come sempre, alle 20.30 e anche in streaming sui canali social del Quirinale. Dunque, non si accomoderà su una poltrona del suo studio, parlerà in piedi e con le bandiere alle spalle, come lo scorso anno, ma in un punto più familiare dell’ala neoclassica della Palazzina presidenziale, al termine della cosiddetta Manica Lunga. “Sarà tutt’altro che prolisso, una quindicina di minuti al massimo”, ha rivelato dalle colonne de “La Stampa”, Ugo Magri, quirinalista di lungo corso.
Infine, sempre secondo le previsioni di Magri, rimarrà deluso chi attende da Mattarella “suggerimenti o rimbrotti rivolti ai protagonisti della politica”, e, soprattutto, al nuovo Esecutivo guidato da Giorgia Meloni. I suggerimenti dal Colle, scrive ancora il quirinalista de “La Stampa”, “vengono dispensati con grande parsimonia per non provocare l’effetto contrario”. Mentre le reprimende, “sarebbero comunque premature visto che il Parlamento e il governo sono stati appena eletti, devono ancora dare prova di sé”.