dalla Redazione
L’Italia ancora una volta sarà appesa alle decisioni degli indiani. E ancora una volta rischia, domani, di ritrovarsi con un semplice rinvio della questione marò. Prima di affrontare il ricorso italiano sul caso dei Fucilieri di Marina trattenuti da oltre due anni in India senza che siano stati presentati i capi d’accusa, infatti, la Corte Suprema di Delhi esaminera’ uno spinoso argomento: la possibile violazione della privacy nella raccolta di dati per le nuove carte di identità indiane (Aadhaar Card), che potrebbe impegnare i giudici a lungo. Il governo oggi in Parlamento ha ribadito il suo appoggio al progetto, ma la stampa locale da’ conto delle forti polemiche esistenti sulla affidabilità di questo documento e anticipa che la discussione domani nel massimo tribunale sarà accesa sui ricorsi presentati da due accademici, Reetika Khera e Sahana Manjesh. Secondo loro, il modo in cui i dati biometrici sono acquisiti, senza meccanismi di salvaguardia da societa’ private o da ong contrattate dall’organismo emittente (Uidai), si prestano ad un possibile cattivo uso degli stessi.
Un prolungarsi eccessivo del dibattito in aula potrebbe quindi incidere negativamente sull’esame del caso dei due Fucilieri di Marina, mentre l’Italia e’ ansiosa di conoscere l’opinione dei giudici sui ritardi accumulati nelle indagini e sull’ipotesi di utilizzare per formalizzare i capi di accusa della legge per la repressione del terrorismo (Sua Act).