La Commissione Ue darà domani il via libera all’accordo con Pfizer-Biontech per l’acquisto di 300 milioni di dosi del vaccino anti-Covid. Ad annunciarlo è stato il portavoce dell’Esecutivo comunitario, Eric Mamer, confermando quanto aveva anticipato ieri la presidenza della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “La decisione di domani – ha detto Mamer – è cruciale, gli Stati membri decideranno poi a quale condizioni parteciparvi”.
Per il componente del Comitato tecnico-scientifico (Cts) e direttore dell’unità di Pneumologia del Policlinico Gemelli Irccs di Roma, Luca Richeldi, i risultati del vaccino messo a punto da Pfizer – il colosso farmaceutico americano che ieri ha anticipato che il suo vaccino è efficace nel 90% dei casi (leggi l’articolo) – “pur se preliminari, sono molto promettenti ed è un vaccino di nuovissima categoria”. Ciò significa, ha spiegato Richeldi ad Agorà, che “da questa pandemia è possibile che vengano fuori delle opportunità che prima non avevamo, come i vaccini ad acido nucleico, che potrebbero aprire possibilità finora sconosciute nella battaglia anche rispetto ad altre malattie infettive”.
Per valutarne l’efficacia, ha spiegato ancora l’esperto, è in corso “un grande trial su 40.000 persone e i primi risultati, hanno fatto vedere che, su numeri piccoli, circa 100 persone, quelle che hanno contratto il virus sono per lo più nel gruppo che non ha ricevuto il vaccino che nel gruppo che lo ha ricevuto”, ciò indica che effettivamente protegge dall’infezione. “Il governo – ha concluso Richeldi – è già partito per realizzare la filiera dell’ultra freddo, a -70 e -80 gradi, che permetteranno distribuzione capillare del vaccino, che ancora non siamo sicuri funzioni ma ha dato risultati talmente promettenti che è bene prepararsi. E’ difficile però dire se arrivi in 4, 6 o 8 mesi”.