Lavori di manutenzione, ritardi diffusi, guasti e turisti inferociti. Davanti al cosiddetto caos treni, il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, è intervenuto rispondendo alle polemiche delle opposizioni e ringraziando “migliaia di lavoratrici e lavoratori delle Ferrovie, di RFI e di Trenitalia che stanno dando il massimo per fornire un servizio all’altezza, con una puntualità in questi giorni (sia Alta Velocità che Regionali) superiore al 90%, nonostante 1.400 cantieri aperti per manutenzione, investimenti e maggiore sicurezza per un importo di 650 milioni di euro”.
Parole che stridono con le rilevazioni del Codacons, secondo cui, dal primo all’11 agosto, in ben 84 casi ci sono stati rallentamenti, sospensioni o cancellazioni sull’alta velocità e sulla rete convenzionale, e i tempi di percorrenza delle tratte sono stati allungati vistosamente. Tutte ragioni per le quali il co-fondatore di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, ha tuonato: “Il ministro Salvini tace, ma è lui il responsabile di questo fallimento, da titolare dei Trasporti. Per questo lanciamo una raccolta di firme per chiedere le sue dimissioni”.
Duro anche il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, che dichiara: “Sovranisti su Marte. Solo un ministro dei Trasporti marziano può sparare la balla spaziale dell’estate 2024: in Italia i treni sono in orario. Salvini torni da Marte e vada a farsi un giro nelle stazioni: scoprirà l’inferno della rete ferroviaria italiana, dove i treni viaggiano regolarmente con ore di ritardo, con disagi pesanti per italiani, turisti e lavoratori. Con la beffa che, una volta arrivati in stazione, i viaggiatori non riescono nemmeno a trovare un taxi. Una vergogna italiana di cui l’unico responsabile è il ministro Salvini”.