Non c’è ancora il risultato sperato, ma per la prima volta dopo molto tempo si registra in Campania un’inversione di tendenza nel fenomeno dell’abbandono scolastico. A segnalarlo è l’ultimo Rapporto sulla dispersione scolastica – abbandoni e frequenze irregolari – riferito all’anno scolastico 2023/24 e relativo agli alunni e agli studenti delle scuole statali della regione in obbligo di istruzione. Il calo degli abbandoni è lieve, ma significativo di questa inversione di tendenza attesa, vista l’entità del problema in quest’area, come d’altra parte un po’ in tutto il Sud.
Sotto la lente
La rilevazione resa nota dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania, Ettore Acerra, in occasione proprio di questo Rapporto sul sito dell’Usr, si colloca nell’ambito delle azioni che il suo ufficio conduce in tema di contrasto e prevenzione della dispersione e dell’abbandono scolastico, sia sul piano diagnostico che su quello dell’accompagnamento e del supporto alle scuole.
Il Rapporto è il quinto dal periodo post-pandemico. “Al fine di rendere l’azione di contrasto e di supporto più efficace, l’Ufficio Scolastico per la Campania effettua ogni anno due monitoraggi, di diversa tipologia – ha spiegato Acerra – e a metà anno scolastico le scuole sono invitate ad effettuare un report relativo ai loro controlli delle frequenze irregolari, delle mancate frequenze e delle segnalazioni inviate in coerenza con la normativa vigente. A fine anno scolastico – ha proseguito ancora Acerra – vengono invece rilevati i dati forniti dalle scuole e dal Sidi sugli scrutini finali, le mancate ammissioni alla classe successiva e la validità dell’anno scolastico”.
Il quadro
Tale metodologia – segnala il Direttore Generale – consente di fotografare la situazione anno per anno, di stimare le tendenze, di effettuare comparazioni a livello territoriale.
Ma qual è la situazione secondo l’ultimo monitoraggio? “Oltre ad evidenziare una progressiva seppur lieve diminuzione, rispetto agli anni scorsi, delle percentuali degli abbandoni e delle frequenze irregolari – riferisce Acerra – i dati raccolti testimoniano che le scuole sono sempre più attente a segnalare tempestivamente i casi di elusione e di evasione scolastica, in modo da attivare prontamente gli interventi per la prevenzione della dispersione”.
Il Pnrr aiuta
La rilevazione – ha proseguito – consente altresì di evidenziare i divari tra i diversi territori, in modo che le scuole e tutti i soggetti interessati possano realizzare interventi mirati. È sempre più importante – ha precisato il direttore generale – che la fase diagnostica del fenomeno sia collegata alle politiche scolastiche, alle attività e agli interventi che hanno visto un forte impulso anche grazie ai fondi del Pnrr. Si segnalano, in particolare, le azioni strategiche sull’orientamento, settore questo che risulta di fondamentale importanza in un’ottica di prevenzione e di miglioramento”.
La Campania – ha concluso il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale – è un territorio complesso, nell’ambito del quale non si possono sottovalutare le problematiche e talvolta le criticità; è però caratterizzato da un sistema scolastico vivo ed attivo, che si si pone sempre di più come riferimento per lo sviluppo del sistema educativo e socio-economico.