Disordini nel carcere di Torino, sei agenti feriti

Gravi disordini sono scoppiati ieri in diversi reparti del carcere di Torino e sono proseguiti fino alla scorsa notte.

Disordini nel carcere di Torino, sei agenti feriti

Sei agenti di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Torino sono rimasti feriti, in modo non grave, nel tentativo di sedare dei disordini scoppiati ieri in diversi reparti dell’istituto e proseguiti fino alla scorsa notte. Altri due sono rimasti intossicati dal fumo di un incendio. Gli agenti del penitenziaria sono stati medicati in ospedale e dimessi con prognosi che vanno ai 7 ai 15 giorni.

Gravi disordini sono scoppiati ieri in diversi reparti del carcere di Torino e sono proseguiti fino alla scorsa notte

Gli incidenti, secondo quanto è stato ricostruito, sono cominciati nel primo pomeriggio di ieri con una zuffa fra una decina di reclusi nel terzo piano del padiglione B. I detenuti si sono rifiutati di rientrare nelle loro celle e uno di loro ha incendiato un materasso. Nel frattempo è scoppiata una protesta nel padiglione C. Al terzo piano, oltre a rifiutarsi di entrare nelle celle, i reclusi hanno danneggiato le suppellettili, i neon dell’illuminazione (quelli della 12/a sezione) e il sistema di videosorveglianza.

Al secondo piano sono stati incendiati materassi e oggetti vari. Al primo il pavimento è stato cosparso di olio da cucina per ostacolare l’intervento degli agenti. Per fronteggiare la situazione è stato richiamato il personale libero dal servizio e sono stati fatti confluire agenti anche da altri istituti penitenziari piemontesi.

“È una follia. È l’istituto più problematico d’Italia, ingovernabile e fuori controllo”

Quanto accaduto ieri nel carcere di Torino “è una follia”, ha commentato il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, Leo Beneduci. L’Osapp definisce il carcere di Torino “il più problematico d’Italia, ingovernabile e fuori controllo”. “Questo carcere – dichiara – è nell’anarchia assoluta. I delinquenti comandano e spadroneggiano. La situazione è definita ‘vomitevole’ dal personale ed è talmente pericolosa da costringerci a chiedere nuovamente al prefetto di disporre l’impiego immediato di altre forze, come l’esercito, perché siamo giunti al limite”.

Il sindacato Osapp chiede a Nordio di disporre una ispezione immediata

Al ministro Nordio l’Osapp chiede di “disporre una ispezione immediata prendendo provvedimenti nei confronti dei responsabili di questo immane disastro”. “È inaccettabile – sottolinea – che nell’istituto penitenziario più problematico d’Italia le funzioni di comando siano state affidate a un ispettore che, seppur bravo, non ha l’esperienza giusta. Ci auguriamo che la Corte dei conti chieda ragione al capo del Dap, vista la cospicua presenza in organico di numerosissimi ‘primi dirigenti’ di polizia penitenziaria”.