Schiacciata dall’evidenza, anche Regione Lombardia è costretta ad ammettere che i risultati di Trenord, in fatto di puntualità e soppressioni, sono da incubo. E che ormai anche la scusa dei disservizi causati dai treni vecchi non regge più, visto che molti dei tanto sbandierati convogli nuovi sono già in servizio. Lo testimonia la delibera che ieri ha aumentato l’indennizzo dal 10 al 30% per gli utenti Trenord titolari di abbonamento annuale. Dal 1° aprile, infatti, cambiano le modalità per ricevere il rimborso.
In ritardo l’82% dei convogli di Trenord e nel 45% dei casi la colpa è della società
Con la delibera Regione allinea percentualmente l’indennizzo a quanto previsto dal vecchio bonus per gli abbonamenti mensili (30%), estendendo la stessa percentuale anche agli abbonamenti annuali. Con l’approvazione a marzo, gli utenti potranno vedersi riconosciuto l’indennizzo del 30% già a valere dal mese di gennaio 2024, ma dovranno farne richiesta (mentre prima era automatico). Un modo per placare le ire dei pendolari, in maggioranza titolari di abbonamento annuali, fino a oggi “cornuti e mazziati”… Un pannicelo caldo però in una situazione divenuta intollerabile.
Tanto che l’assessore regionale Franco Lucente manda un messaggio ai vertici (leghisti) di Trenord, che il partito di Lucente, Fdi, vorrebbero sostituire con manager di area. “Con l’aumento dell’indennizzo ci aspettiamo anche una maggiore attenzione da parte di Trenord al rispetto degli orari e alla puntualità dei treni”, spiega, snocciolando le statistiche sulla puntualità. Secondo i dati, arriva “entro i 5 minuti di ritardo l’82%” dei treni, “l’88% entro i 7 minuti e il 97% entro i 15 minuti”. Da notare che questa statistica, per precisa scelta di Regione, non tiene conto dei ritardi tra 1 e 4 minuti, altrimenti le percentuali schizzerebbero verso l’alto. Inoltre, per Lucente “i ritardi sono imputabili per il 42% a cause esterne, a esempio maltempo, persone sui binari, incidenti in corrispondenza dei passaggi a livello.
Mentre i pendolari agonizzano Fontana celebra il nuovo e fondamentale volo Bergamo-Perugia
Poi, per il 24% a carenze nel materiale rotabile, per 14% alla gestione dei treni, per il 7% a mancanza di materiali”. Cioè: nel 45% dei casi è colpa diretta di Trenord. E mentre Trenord agonizza, Attilio Fontana “celebra” con la collega umbra Donatella Tesei l’attesissimo e fondamentale volo quotidiano Orio al Serio-Perugia. “Credo che questo volo sia fondamentali per consentire lo sviluppo del turismo e i collegamenti tra i nostri e i loro imprenditori: un’opportunità che non dobbiamo e non vogliamo lasciarci sfuggire”, ha dichiarato un ispirato Fontana, “l’Umbria è un territorio veramente bellissimo, con della qualità agroalimentare unica e in più sta diventando sempre più importante da un punto di vista produttivo”.