La Procura di Lodi ha iscritto nel registro degli indagati i 5 operai di Rfi che parteciparono ai lavori di manutenzione della linea ferroviaria poco prima dell’incidente che ha coinvolto il treno Frecciarossa deragliato a Lodi causando la morte di due macchinisti. Gli indagati sono dipendenti di Rfi e sono intervenuti sullo scambio poco prima che il treno deragliasse.
Secondo gli inquirenti, la squadra di tecnici, non riuscendo probabilmente a trovare una soluzione al guasto che era stato segnalato, avrebbero deciso di ‘bloccare’ lo scambio nella posizione dritta ed escluderlo dal sistema automatico. Il sistema di sicurezza, al tal modo, non avrebbe segnalato l’anomalia in tempo utile per bloccare il treno.
I cinque tecnici saranno interrogati oggi negli uffici Polfer di Piacenza, l’ipotesi di reato contestata è quella di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. La loro iscrizione nel registro degli indagati è “un atto necessario per lo svolgimento, in forma garantita, degli accertamenti tecnici irripetibili”, spiega la Procura di Lodi.
Mentre i consulenti, che riceveranno il formale incarico lunedì, dovranno svolgere, “al più presto, le attività irripetibili volte a accertare la funzionalità dello scambio e di tutti i dispositivi a esso collegati”.