“Oggi esce la direttiva. Si parlerà del bilanciamento dei diritti: il diritto alla manifestazione ma anche il diritto al lavoro, allo studio e alla salute”. È quanto ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a margine dell’Assemblea dell’Anci, a Parma, rispondendo a una domanda sulla stretta alle manifestazioni No Green Pass emanata oggi dal Viminale e già in vigore (leggi l’articolo). “Rischiamo un aumento dei contagi – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo -, e dobbiamo stare attenti. Al di là delle manifestazioni no pass, c’è l’esigenza di tanta parte dei cittadini che ha fatto la vaccinazione, osserva le regole, e ha diritto di avere degli spazi di vita sicuri”.
“La circolare è pronta, è un invio a tutti i questori e ai prefetti, rassicuriamo i sindaci” ha confermato anche il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia. “Le regole partono già da oggi – ha aggiunto – poi saranno affrontate anche per il fine settimana nei vari comitati di ordine e sicurezza pubblica che danno chiaramente le indicazioni con la partecipazione dei sindaci interessati nei luoghi delle manifestazioni”.
Le manifestazioni dei movimenti No Green Pass stanno paralizzando, ogni fine settimana, da 15 settimane, i centri storici di molte città, creando disagi a cittadini e commercianti, oltre a generare assembramenti tra non vaccinati (leggi l’articolo). Ed è per ovviare a questi disagi che il ministero dell’Interno ha deciso di varare la “stretta” stabilendo che saranno concessi solo sit-in e fuori dai centri storici.
“Vanno mantenute le misure di prevenzione in atto – aveva spiegato ieri lo stesso Sibilia – e le persone devono essere incentivate a vaccinarsi. Non possiamo correre il rischio di dover fronteggiare nuove emergenze, come altri Paesi UE stanno sperimentando. Ne va della salute pubblica e dell’economia del Paese. Da domani (oggi, ndr) saranno vietati i cortei e questo vale per tutte le manifestazioni – ha aggiunto ancora l’esponente dell’Esecutivo -, non solo per quelle no vax. Continuare così ogni fine settimana, dopo 15 fine settimana, con le città che vengono messe in ginocchio da ogni tipo di protesta. Va bene manifestare ma quando assistiamo a scene come alcune di quelle che abbiamo visto…”.
Nel caso in cui non fossero rispettate le regole, ha aggiunto Sibilia, “si interromperà la manifestazione perché si contravverrebbe alla legge”. “In quel caso – ha aggiunto il sottosegretario – ci sono le forze dell’ordine”. Anche le manifestazioni in forma statica, come i sit-in, possono esser pericolosi per i contagi. In questi casi “si devono tenere le distanze e indossare la mascherina laddove ci sono assembramenti. Qualcuno potrebbe lamentarsi che impedire i cortei rappresenti una limitazione della libertà. Siamo a 15 settimana di fila di cortei con situazioni che sfociano nella cronaca di ogni giorni, creando problemi alla sicurezza pubblica. Mi auguro siano misure momentanee e circoscritte”.