Qui in Sicilia dilagano la povertà e la disoccupazione, specie dopo l’eliminazione del Reddito di cittadinanza. Però nessuno ne parla.
Emma Rocco
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Gentile lettrice, quasi solo La Notizia ne parla: veda l’edizione del 18 luglio con un articolo dedicato proprio alla Sicilia, Regione in cui la soppressione del Reddito di Cittadinanza (RdC) ha tolto i sostegni a quasi 100mila famiglie in povertà assoluta. L’articolo parla di Luisa Lantieri, deputata regionale di FI, la quale si accorge che i dati Anpal e dell’Ufficio parlamentare di bilancio dimostrano che il Reddito funzionava alla grande, sia per sostenere le famiglie, sia per avviare al lavoro. Infatti in Sicilia più del 30% dei beneficiari ha trovato un impiego, alla faccia del finto mito dei “vagabondi sul divano”, sebbene le Regioni (tutte) abbiano boicottato il RdC. Il governo Conte nel 2019 stanziò un miliardo per assumere navigator e potenziare i Centri per l’impiego. Ebbene, le Regioni hanno effettuato solo il 48% delle assunzioni previste, e la Sicilia appena l’11%. Alla luce di questo, la deputata osa proporre di istituire di nuovo il Reddito. Apriti cielo. Quella che ha scoperchiato è dinamite ideologica: se salta il mito del Reddito inutile e dannoso, salta tutta la “melonomics”, la narrativa economica della Meloni. Chi andrà a dire agli italiani che il Signor Premier ha eliminato una misura sacrosanta che funzionava e con cui “l’Italia si era allineata a quasi tutti i Paesi europei”? A quel punto nel centro destra è tutto un fuggi fuggi, prese di distanze, Vade retro Satana. Conclusione: niente ritorno del Reddito, i poveri facciano i poveri e stiano zitti.
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