No al Super Green Pass sullo Stretto. Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha rassegnato le proprie dimissioni con una lettera indirizzata al segretario generale e al presidente del Consiglio Comunale del capoluogo siciliano.”Le motivazioni saranno rese note prima dell’efficacia definitiva della presente e dunque, non oltre il prossimo 6 febbraio”, si legge nel documento. Alla mezzanotte del 6 febbraio le sue dimissioni diventeranno, infatti, irrevocabili.
De Luca ha firmato la nota di dimissioni dalla rada San Francesco, dove partono i traghetti per la Calabria e dove il primo cittadino di Messina sta manifestando contro la norma che prevede l’obbligo del Green Pass rafforzato per l’attraversamento dello Stretto. Nei giorni scorsi De Luca aveva anche annunciato di volersi candidare alla presidenza della Regione Sicilia.
Il primo cittadino di Messina chiede una deroga alla norma che prevede l’obbligo del Super Green Pass sui trasporti pubblici (leggi l’articolo) e la possibilità di attraversare lo Stretto anche solo con il tampone per motivi di lavoro o di salute.
“In attesa di notizie da Roma continua la nostra occupazione pacifica dello Stretto di Messina”, aveva scritto ieri De Luca in un video pubblicato sulla pagina Facebook. Un appello al governo ieri è arrivato anche da parte del governatore siciliano, Nello Musumeci, “affinché si sospenda l’iniquo trattamento riservato ai passeggeri non vaccinati sullo Stretto di Messina”. Musumeci ha anche preannunciato “provvedimenti straordinari a tutela della mia regione”.
E anche secondo cinque parlamentari siciliani, capeggiati da Pino Cabras di Alternativa c’è, l’obbligo di Green Pass rafforzato sui trasporti pubblici “lede le prerogative del Parlamento in vista del voto sul Presidente della Repubblica”. I cinque deputati hanno presentato un ricorso per conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato alla Corte costituzionale e chiesto la sospensione cautelare dell’obbligo. La Consulta si pronuncerà mercoledì nel corso di una camera di consiglio straordinaria.