Dilagano le proteste contro Erdoğan per l’arresto del sindaco di Istanbul. Ira del presidente turco che ordina un’ondata di arresti

Dilagano le proteste contro Erdoğan per l'arresto del sindaco di Istanbul. Ira del presidente turco che ordina un'ondata di arresti

Dilagano le proteste contro Erdoğan per l’arresto del sindaco di Istanbul. Ira del presidente turco che ordina un’ondata di arresti

Ormai da sette giorni proseguono senza sosta le proteste in Turchia contro l’arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, con i manifestanti che accusano il presidente Recep Tayyip Erdoğan di aver piegato la giustizia per mettere fuori gioco il suo principale oppositore politico. Parallelamente, continua anche la repressione del regime che, dopo aver già fermato nei giorni scorsi oltre 1.100 manifestanti, ne ha arrestati altri 43 in piena notte.

A dare notizia di questi nuovi fermi è stato il ministro dell’Interno turco, Ali Yerlikaya, che ha definito i manifestanti “terroristi”, aggiungendo che sono tuttora in corso le ricerche “di altri complici”.

Dilagano le proteste contro Erdogan per l’arresto del sindaco di Istanbul. Ira del presidente turco che ordina un’ondata di arresti

A scatenare la rabbia dei manifestanti è stato l’arresto, avvenuto mercoledì scorso, di Imamoglu, considerato il principale rivale di Erdogan nella corsa presidenziale del 2028. L’uomo — che ha comunicato il proprio arresto in diretta sui social network — è accusato di avere legami con un’organizzazione coinvolta in corruzione, concussione e sostegno al terrorismo.

Tutte accuse che Imamoglu ha respinto con forza, negando ogni addebito e parlando di un’operazione politica portata avanti per danneggiarlo.

La richiesta della procura di convalidarne l’arresto nell’ambito dell’inchiesta per terrorismo è stata respinta.