Modifiche in arrivo per le norme che consentono l’impiego dei fanghi di depurazione in agricoltura, accelerazione dei processi di bonifica dei siti inquinati e nuove disposizioni per il riciclo dei rifiuti e la salvaguardia del mare. Neanche una parola sul sito nazionale per lo stoccaggio dei rifiuti nucleari. L’ecologia è uno dei temi fondativi del Movimento 5 Stelle, caro a Beppe Grillo e alla storica base pentastellata, una sorta di collante a cui fare appello nei momenti difficili. L’audizione di ieri del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, davanti alla Commissione Ecomafie, presieduta de uno storico attivista del Movimento sui temi ambientali, come Stefano Vignaroli è servita a rinsaldare le fila di un partito che vacilla sulla questione Diciotti e che cerca di tornare alle origini.
L’annuncio fatto, ieri, da Costa sulle modifiche alla normativa in materia di impiego dei fanghi di depurazione in agricoltura, previsto dall’articolo 41 del decreto Genova (approvato dal Governo Conte lo scorso settembre) che tanti malumori aveva causato tra i parlamentari del Movimento, è il primo segno di distensione avanzato dall’ala governativa pentastellata a favore dell’area più movimentista del partito guidato da Luigi Di Maio. Infatti il ministro dell’Ambiente ha detto “Adesso, visto che quello inserito nel decreto Genova era un intervento di natura emergenziale, è necessaria una norma che superi strutturalmente l’emergenza. Per questo abbiamo costituito al ministero un gruppo lavoro che superi l’articolo 41 del decreto”.
Poi è stata la volta di un altro storico cavallo di battaglia dei 5 stelle, la bonifica dei siti inquinati, una piaga per l’Italia e problema particolarmente sentito in Campania, la regione da cui viene il vicepremier Di Maio e lo stesso Costa. “Il ministero dell’Ambiente – ha spiegato – sta costruendo un meccanismo di affiancamento delle Regioni per la gestione dei Siti di bonifica di interesse regionale (Sir). Inoltre saranno previsti interventi per “razionalizzare, potenziare, ottimizzare i procedimenti” di bonifica.
Sempre sul versante dei territori inquinati, il ministro ha spiegato “Abbiamo previsto nell’ambito della Finanziaria di individuare un’altra categoria di discarica, quella dei “siti orfani”, cioè quelle discariche di cui si è persa la proprietà o responsabilità. Ora si può intervenire e si può andare alla messa in sicurezza permanente e, magari, anche alla bonifica”. Poi Costa ha ro ha reso noto chè è in dirittura d’arrivo il decreto Salva Mare che comprende misure che vanno dal divieto di produzione e commercializzazione di alcuni prodotti in plastica mono uso; al certificato green per i pescatori ecosostenibili. Su un altro tema caro alla vecchia guardia del Movimento 5 Stelle, il riciclo, Costa ha detto “E’ di prossima pubblicazione il decreto per il riciclo degli assorbenti per la persona, 900 mila tonnellate all’anno, in cui l’Italia è all’avanguardia”.