Dichiarazione dei redditi 2022: ecco cosa fare, cosa serve ma soprattutto cosa cambia. Meglio informarsi bene anche perché i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate non mancano.
Dichiarazione dei redditi 2022: cosa cambia
La prima novità riguarda la presentazione della dichiarazione dei redditi. Il nuovo modello di dichiarazione dei redditi 2022 deve essere presentato per via telematica entro il 30 novembre. Le novità nel contenuto della domanda riguardano il superbonus 110%, il bonus musica e il credito d’imposta per l’acquisto con Iva della prima casa, dedicato agli under 36.
L’aliquota agevolata del 110% si applica a tutti gli interventi di efficienza energetica contenuti nell’art. 14 del D.L. n. 63/2013, nei limiti di spesa previsti per ogni intervento, e agli interventi finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche che hanno ad oggetto ascensori e montacarichi. Sono stati confermati anche gli altri bonus edilizi, ovvero il bonus ristrutturazione, l’ecobonus, il sismabonus, il bonus mobili e il bonus facciate. Per il periodo d’imposta 2021 occorre considerare il nuovo limite di spesa fissato a 16mila euro.
Invece, per quanto riguarda il bonus musica, il nuovo codice 45 nasce per indicare la detrazione per le spese che sono state sostenute per l’iscrizione annuale o in abbonamento dei ragazzi tra i 5 e 18 anni a conservatori di musica o a istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Dichiarazione dei redditi 2022: cosa serve
Per compilare la dichiarazione dei redditi servono come prima cosa tutti i documenti personali e quelli di eventuali familiari a carico. Servono quindi una scansione, una fotografia o una fotocopia:
- della tua carta di identità o passaporto non scaduti
- del tuo codice fiscale
- del codice fiscale del coniuge (moglie, marito o partner in unione civile registrata), se esiste
- del codice fiscale di eventuali figli o altri familiari a carico.
Poi, servono i documenti relativi a ogni reddito ricevuto nel 2021. Ecco nello specifico:
- Certificazioni Uniche o altre certificazioni rilasciate dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico (tipicamente l’INPS). Dovresti ricevere una Certificazione Unica anche in caso di disoccupazione, cassa integrazione, mobilità, maternità o collaborazioni occasionali. Se per esempio lo scorso anno hai lavorato come dipendente per due aziende dovrai raccogliere due Certificazioni Uniche;
- eventuali documenti che attestino altre forme di reddito da lavoro in corso d’anno come per esempio se hai lavorato come baby sitter o badante per un privato (il privato in burocratese si chiama “persona fisica” n.d.r.);
- certificazione relativa a eventuali pensioni percepite all’estero;
- ricevute di pagamento di eventuali assegni di mantenimento che ricevi dall’ex-coniuge o partner, solo se sono stati disposti dal giudice in seguito a una sentenza di separazione o divorzio;
- documenti relativi ad altri redditi (per esempio dividendi o interessi ricevuti da investimenti) che non sono stati gestiti tramite un Sostituto d’Imposta italiano;
- ricevute di versamento di acconto dell’IRPEF (modelli F24)
In caso di immobili o terreni che producono reddito occorre che conservi (per ognuna delle proprietà) i seguenti documenti:
- visura catastale
- atti o contratti di acquisto, vendita, donazione, divisione, successione
- contratti di locazione (cioè di affitto)
- se per un contratto di affitto ha scelto l’opzione cedolare secca servirà una copia del contratto registrato, la lettera e la ricevuta di registrazione del contratto di affitto
- se hai affittato immobili o terreni con contratto di locazione breve (meno di 30 giorni) tramite intermediari immobiliari ti serviranno le Certificazioni Uniche rilasciate dagli intermediari stessi
Chi deve farla ed entro quando
Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi 2022, i documenti devono essere presentati per via telematica: entro il 30 settembre per l’invio del 730 e 30 novembre per l’invio dei redditi. La dichiarazione, approvata col provvedimento del 31 gennaio, contiene le nuove disposizioni introdotte per l’anno di imposta 2021.
Il reddito minimo che bisogna avere è di 8.000 euro per redditi di pensione e altre tipologie di redditi; 7.500 (pensione) e 185,92 (terreni) per i redditi di pensione, terreni e abitazione principale e sue pertinenze; 8.000 euro per redditi derivanti dall’assegno periodico corrisposto dal coniuge.