Sì al dialogo per “costruire e rilanciare l’Italia ferita dalla pandemia”, ma in maggioranza non saranno mai alleati del Movimento cinque stelle. A dirlo chiaramente è l’eurodeputata pentastellata Sabrina Pignedoli, specie dopo le indagini che hanno toccato Lorenzo Cesa dell’Udc: “Rafforzare la maggioranza ha un limite da non travalicare, ovvero quello di imbarcare soggetti indagati e collusi”, spiega l’europarlamentare che è chiara anche su un altro punto: “Non mi sembra esattamente il momento migliore per andare a nuove elezioni. Fdi e Lega dovrebbero pensare al bene del Paese, serve responsabilità non spot elettorali”.
A proposito, come giudica la posizione di Fdi e Lega su Capitol Hill?
Capisco che per chi ha girato con la mascherina di Trump per settimane sia difficile ammettere l’enorme errore politico. Persino i Repubblicani negli Usa si sono smarcati dal comportamento dell’ormai ex Presidente. Ma a prescindere da Trump o Biden, a prescindere da destra e sinistra, non condividere un emendamento sulla condanna dell’assalto da parte di facinorosi e violenti del Congresso, l’organo legislativo del Governo americane, mi sembra assurdo: le persone possono protestare, ma l’uso della violenza non deve essere mai tollerato. Ricordiamoci che un poliziotto è morto in quegli scontri e altre persone sono rimaste ferite.
Proprio Fdi e Lega chiedono insistentemente che Conte si dimetta, nonostante il periodo che stiamo vivendo…
Non mi sembra esattamente il momento migliore per andare a nuove elezioni. In questi giorni al Parlamento europeo ho incontrato una collega tedesca che mi ha chiesto preoccupata della situazione italiana, non riusciva a capire come fosse possibile che si fosse creata questa instabilità in un momento così delicato, non lo riusciva proprio a concepire. Fdi e Lega dovrebbero pensare al bene del Paese, serve responsabilità non spot elettorali. A parole hanno la soluzione facile a tutto, solo a parole perché nei fatti dove governano hanno fallito: vedi la Lombardia dove hanno sostituto Gallera con la Moratti e la sua prima proposta è stata quella di vaccinare prima i ricchi. Una vergogna assoluta.
Com’è stata recepita in Europa la fiducia del Parlamento al governo Conte?
Come segnale incoraggiante e di responsabilità per cercare di ridare stabilità al Governo. Conte si è dimostrato un interlocutore affidabile in Europa, è riuscito a creare un dialogo costruttivo, puntando anche i piedi quando necessario per far sentire la voce dell’Italia come credo non abbia mai fatto nessun Governo prima d’ora.
Il premier ora parla di dialogo. Dobbiamo immaginarci una nuova maggioranza che tenga dentro 5S e Forza Italia?
Teniamo le cose separate. Il saggio appello del Presidente del Consiglio al Parlamento per allargare e rafforzare la maggioranza ha un limite da non travalicare, ovvero quello di imbarcare nella maggioranza soggetti indagati e collusi. Su questo siamo tutti d’accordo. Il Movimento non accetterà mai impresentabili in maggioranza, cosa diversa è invece il comportamento responsabile di singoli deputati e senatori che hanno risposto con il loro voto coraggioso all’appello lanciato dal Capo dello Stato. È il tempo di costruire e rilanciare l’Italia ferita dalla pandemia.
In Europa, intanto, il Movimento ha ottenuto un importante risultato sulla lotta alla criminalità organizzata. Crede si stia facendo ancora poco?
È un primo, importante, passo. L’iniziativa legislativa in Europa spetta alla Commissione ma con questa risoluzione ho voluto esprimere in modo forte e chiaro che è assolutamente necessaria una legislazione sul contrasto della criminalità organizzata anche di tipo mafioso. Solo l’Italia prevede il 416 bis, ma le mafie sono in tutte Europa. E non solo quelle italiane: non scordiamoci la mafia russa, quella nigeriana, albanese, turca, solo per fare alcuni esempi. Accettare i capitali mafiosi facendo finta di non vedere il fenomeno non è l’atteggiamento giusto, perché questi soldi provento di attività illecite distruggono piano piano l’economia sana e anche la nostra democrazia.