Ancora polemiche all’interno del Movimento cinque stelle in vista degli Stati generali che si terranno a marzo fortemente voluti dal leaeder pentastellato, Luigi Di Maio. Ieri, infatti, è stata inviata una lettera al direttivo del gruppo al Senato. La richiesta è quantomai chiara: deve tenersi il prima possibile un’assemblea congiunta dei parlamentari M5S sugli Stati generali. L’iniziativa, si apprende, è partita dai cinque senatori pentastellati che già hanno “offerto alla riflessione”’ un proprio documento (a firma Mattia Crucioli, Emanuele Dessì, Primo Di Nicola, Francesco Mininno e Matteo Mariotti) in cui si ipotizzano cambiamenti organizzativi interni.
L’obiettivo della richiesta avanzata ieri punta a chiarire quale sarà il metodo con cui si procederà durante l’appuntamento di marzo. Intanto si lavora sui temi, ascoltando suggerimenti degli attivisti dai territori, e si pensa a una mozione. Chiaro l’intento di fondo e, almeno in teoria condiviso anche dal vertice: “Nessuna voce resti inascoltata”. Quel che certo, però, è che la fiducia verso Davide Casaleggio e lo stesso Di Maio non è più così assoluta. Anche perché, secondo quanto si apprende, la lettera dei cinque senatori pentastellati sarebbe stata condivisa anche da diversi presidenti e capigruppo di commissione alla Camera che avrebbero a loro volta avanzato informalmente una richiesta analoga.
Questa mattina, intanto, lo stesso Di Maio ha incontrato i ministri Cinque Stelle e nel pomeriggio, al Tempio di Adriano, potrebbe annunciare l’addio alla carica di leader del Movimento.”E’ stato tirato per la giacchetta, aspettiamo che assuma questa decisione. Nel caso lo rispetterò, penso che lo farà con la massima responsabilità, dal punto di vista personale mi dispiacerà” ha detto, ospite di Rtl 102.5, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.